Piedimonte Matese – “ Voglio portare all’attenzione un altro aspetto che ci preoccupa enormemente, vale a dire la marginalizzazione dell’istituto Tecnico Agrario di Piedimonte..”. E’ stato l’assessore alla cultura e pubblica istruzione Costantino Leuci a segnalare la criticità che investe uno degli istituti più antiche del meridione specie nel campo agraristico-ambientale. Lo ha fatto nel corso della discussione consiliare che ha istituito una commissione ad hoc per le problematiche dell’area interna e del suo progressivo processo di spoliazione di servizi. Nella specie ha criticato il mancata inserimento del recupero-messa in sicurezza nel protocollo d’intesa con la regione per le risorse post-sisma. ”L’istituto tecnico agrario(parte dell’Isiss includendo anche l’industriale Caso e la sede distaccata di Formicola) sta subendo, soprattutto dal 29 dicembre(data del sisma che ha reso totalmente inagibile le vecchia sede ex convento in via .Muto ndr) scorso in poi, ma già da prima per la verità( una parte laterale era già inagibile e “palizzata” ndr), al punto che l’Amministrazione Provinciale di Caserta, che è proprietaria della struttura, non ha inserito in nessuna programmazione interventi e richieste di finanziamento relativamente a quelle scuole. A fronte di uno sforzo che l’amministrazione comunale ha fatto relativamente a tutte le scuole di proprietà comunale lì c’è stata una disattenzione, a voler dire poco. Anche perché sulle scuole, c’è un altro dei pochi punti di tenuta dell’economia di questa città.In questa città- ha ricordato Leuci- affluiscono tutte le mattine migliaia di studenti e non soltanto dai 17 Comuni della Comunità Montana, ma da territori anche contigui ai quali noi -e mi permetto di dire noi in quanto svolgo il lavoro di insegnante- sottraiamo utenti, attraiamo verso Piedimonte Matese possibili studenti che poi sono portatori anche di intelligenza oltre che di risorse economiche. Un istituto come quello Tecnico Agrario che ha una storia lunghissima e prestigiosissima a Piedimonte sarebbe, non soltanto per la sua storia ma per le prospettive di sviluppo economico, sarebbe fondamentale. Invece ancora una volta subiamo una disattenzione da parte di chi a livello centrale provinciale investe su altri settori, investe su altre aree geografiche ed abbandona Piedimonte. Quindi alla commissione che si sta formando io raccomando di affiancare alle altre tutte validissime e, ahimè, drammatiche urgenti questioni citate anche questa dell’istituto” ha concluso Leuci. La provincia ha inviato una richiesta di finanziamento alla regione con un diverso iter come ha spiegato l’assessore D’Ambrosio durante una visita all’industriale “Caso”( lì ci fu un primo vivace faccia a faccia tra Leuci e l’assessore provinciale) per risolvere la questione delle classi dell’agrario poi trasferite al commerciale “De Franchis”. Sul punto, in consiglio è intervenuto anche De Rosa consigliere di minoranza : ”Circa l’intervento della Provincia per l’istituto agrario. Lo dico anche in qualità di dipendente della Provincia. Mi sembra opportuno e giusto anche dire ciò che viene messo in atto. L’Assessorato alla Pubblica Istruzione unitamente all’Assessorato ai Lavori Pubblici l’Edilizia Scolastica ha presentato un progetto per la ristrutturazione dell’istituto Agrario per i danni subiti dal terremoto. Ha presentato alla Regione Campania per circa 200 mila euro -o roba del genere- e c’è anche il parere della Sovrintendenza positivo, e quindi si è in attesa del finanziamento regionale. Quindi non è vero che non c’è un impegno assunto”. Un comento che ha fatto scattare anche la presa di posizione del sindaco Vincenzo Cappello sempre nel corso del dibattito.” “Questa richiesta, caro consigliere De Rosa, andava fatta a dicembre, a gennaio, a febbraio, quando l’abbiamo fatta noi Comuni. Siccome è stata fatta per le chiese e per il palazzo ducale e per San Pasquale, andava fatta anche a suo tempo da parte della Provincia. Quindi la Provincia è arrivata molto molto in ritardo. Il progetto non mi sembra che esiste, esiste soltanto una breve relazione dove non è neanche quantificato l’importo. A sostegno di questo noi 6 sindaci abbiamo fatto una nota al Presidente Caldoro dove tutti quanti facciamo voti affinché venga accolto e venga finanziato questo intervento. Ma la cosa grave è che un progetto non c’è, che non è neanche quantificato l’importo, quindi non sappiamo neanche che somme dobbiamo andare a richiedere. Con 200 mila euro per quell’intervento non ci facciamo proprio niente” ha illustrato Cappello in aula. “Mi impegno a portarlo a chi di dovere” ha replicato a sua volta De Rosa vicino al deputato e commissario provinciale ed ex sindaco di Piedimonte Matese, Carlo Sarro.
Michele Martuscelli