Piedimonte Matese- Il sogno è antico. Ad  illuminarlo ci ha pensato di recente l’evento di “Illuminarti” che, ambientato nel centro storico di Piedimonte, ha riacceso i riflettori anche sul palazzo ducale, antico un po’ di più  del sogno di rivederlo a disposizione della città e del territorio matesino ma se le istituzioni si muovono in ordine sparso e senza un reale coordinamento operativo(la mitica inseguita  sinergia istituzionale) quel sogno  diventerà un…. incubo. Quello di  vederlo sempre rinserrato nella sua solitudine. Sono tanti gli enti che a vario titolo si sono occupati e si stanno occupando della dimora che fu uno dei centri culturali maggiori  specie grazie all’ingegno di Aurora Sanserverino.

Da ultimo la provincia, proprietaria di una quota   grazie all’intervento del trio(allora) Ventre-Sarro-Ferrucci,  con il protocollo d’intesa da sottoscrivere con  la soprintendenza  ai beni culturali. La provincia a guida Zinzi che è passata dall’idea di   venderlo sia pure  per un escamotage di estimo  finanziario a quella di puntare alla sua valorizzazione.

Durante il primo mandato anche l’amministrazione comunale di Piedimonte Matese ha preso a cuore la sorte del palazzo ducale con la realizzazione di un progetto di restauro e recupero  nonché di  acquisto complessivo dell’immobile con una misura “edifici sicuri” .Il progetto  non è stato ammesso a finanziamento : il ricorso a suo tempo ha presentato ricorso al Tar perdendo per  alcuni  difetti procedurali e di merito. La giunta ha presentato appello al consiglio di stato ma nulla si sa in merito.

Anche  l’ex sindaco di Piedimonte Matese e deputato del Pdl-F.I. si è  interessato della questione ( fu l’artefice dell’operazione di acquisto tramite la provincia quando si affacciò l’ipotesi di acquisto di una porzione ).Successivamente da parlamentare ha  interessato la regione( è stato anche organizzato un incontro pubblico con la proiezione di un bellissimo video alla presenza del presidente Zinzi) per la ricerca di risorse e  per il riutilizzo della struttura. Ma anche qui è  nebbia fitta. Non è dato sapere  a che punto è la questione

La regione , come abbiamo sottolineato, è stata sollecitata da più parti ad intervenire. Da ultimo nell’ambito del generale protocollo d’intesa sul post-sisma in cui una parte consistente è dedicata agi edifici pubblici . Quanto vedremo , presidenti , sindaci  parlamentari seduti insieme per riaprire palazzo Gaetani?

Michele Martuscelli

 

 

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