Piedimonte Matese – Formalizzata la richiesta di un incontro tra il neo costituendo comitato di commercianti e l’amministrazione comunale di Piedimonte Matese . La richiesta è stata presentata e protocollata negli uffici comunali nella mattina di ieri. I commercianti e gli altri operatori economici, che si stanno attivando in questa occasione puntano anche ad allargare l’incontro con il vertice della polizia urbana e la società concessionaria del nuovo sistemi di parcheggi a pagamento tramite parchimetri che tante polemiche sta suscitando in città con iniziative anche politico- amministrative come nel caso di Sinistra Matesina e di tre consiglieri indipendenti circa la conformità al bando delle scelte tecnico- organizzative effettuate con verifiche legali . Il neo comitato ( altri strumenti associativi sorsero anche in passato in occasione di varie problematiche condizionanti il settore commerciale) vuole una serie di chiarimenti e di modifiche allo schema operativo in corso di realizzazione e di completamento( il comune ha assicurato un monitoraggio e correttivi oltre che tolleranza in queste settimane di avvio del nuovo sistema) con l’ampliamento/sostituzione( come nel caso del parcheggio sterrato da dismettere ) delle aree a pagamento anche in altre aree : il criterio seguito è quello di scoraggiare il flusso massiccio verso il centro urbano, dove già erano operative le soste a pagamento tramite una cooperativa- con limitati parcheggi gratuiti ma maggiori, nel numero, verso le zone periferiche come spiegato nel primo manifesto della maggioranza di Piedimonte Democratica. Il commercio, con una stratificata e pulviscolare rete, rimane il settore centrale, accanto all’apparato pubblico, della vita economica cittadina sia pure in fortissimo affanno per motivi di ordine generale e locali : nell’ultimo decennio sono sorti una serie di strutture commerciali concorrenti di medie dimensioni lungo l’ex statale 158( non a caso l’ultimo investimento, il Famila, è stato di questa natura sia pure affiancato con strutture per il tempo libero come il Cinema recuperando parte dell’ex cotonificio mentre il grosso, in mano privata, rimane ancora da riutilizzare. Piccoli ma –la maggiore parte- radicati negozi ( i cosiddetti eserciti di vicinato programmati e regolamentati nel Siad, strumento di intervento dell’apparato distribuito approvato dal commissario nel 2009) che continuano ad essere un punto di riferimento per la popolazione. Ma in varie arterie i segni della crisi(diversi affittasi o vendesi attività) sono sotto gli occhi di tutti. La parola rilancio è quella più gettonata ma come?

Michele Martuscelli

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