Piedimonte Matese- Uno degli ultimi atti del mandato targato Zinzi . La giunta provinciale, nella seduta del 29 aprile non solo il progetto preliminare per l’adeguamento della sede antica dell’agrario “Scorciarini Coppola” ma anche dato il via libera al preliminare per la messa in sicurezza ed il risanamento conservativo del palazzo ducale, la maggiore testimonianza storica della città . Si tratta della procedura per utilizzare le risorse stanziate nell’ambito del protocollo post sisma tra regione-comuni e provincia in quelle zone danneggiate dal sisma di due anni fa . Domani, intanto sempre in riferimento ai fondi impegnati per affrontare i danni post-sisma, alle 16.00, presso la sala multimediale del seminario vescovile in Piedimonte Matese, avverrà l’apertura pubblica della buste contenenti le offerte presentate dalle Imprese costruttrici per i lavori da eseguire in diversi edifici sacri a seguito dell’avviso per l’affidamento dei lavori post –terremoto. Ma veniamo al palazzo ducale , dimora storica dei Gaetani ed in stato di degrado. L’ente provinciale è proprietario di una parte del complesso( operazione di acquisto del bene vincolato avvenuta grazie alle giunte Ventre con la città guidata dall’allora sindaco ed ora commissario Forza Italia, Carlo Sarro) di notevole importanza sul piano storico-monumentale. La provincia a guida Zinzi ha richiesto alla regione Campania di inserire il monumento ricorrendo ad appositi finanziamenti per garantire la sicurezza e la funzionalità del patrimonio edilizio pubblico e quindi per il restauro dell’immobile. Per questo obiettivi si è dotato di una progettazione incaricando due professionisti per la sua redazione nell’ambito del canale finanziario- progettale attivato tramite il protocollo d’intesa con la regione Campania per utilizzare i fondi comunitari. “Si tratta di lavori che apporteranno sicuramente una valenza economica in termini di valore patrimoniale derivante dal ripristino e migliorie che garantiranno il riutilizzo di un bene che, ad oggi, risulta in grave deficienza statica” è scritto nella delibera. Da rilevare che questo canale finanziario non è stato utilizzato per la messa in sicurezza dell’agrario matesino. “S.Coppola”. Un tentativi di recupero è stato fatto anche dalla giunta Capello (primo mandato) con un progetto che puntava ad acquisire l’intero complesso con la misura “edifici pubblici sicuri” ma non è stato ammesso a finanziamento per una serie di errori-carenze progettuali censurata dal Tar che ha confermato l’esclusione. La giunta ha provato al consiglio di stato per ribaltare la situazione ma senza successo o meglio è nebbia sulle successive vicende. Come è nebbiosa la fase avviata dall’ex sindaco Sarro- allora senatore- sul piano regionale.Poi il terremoto ha dato una scossa al tutto e palazzo Ducale è ritornato al centro dell’attenzione.

Michele Martuscelli

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