SAN FELICE A CANCELLO – Benché ormai il centrosinistra sia proiettato sul ballottaggio di domenica prossima che vede contrapposti Renzi e Bersani, c’è una questione che tiene banco a Caserta: il plebiscito per Tabacci nel seggio n° 3 di San Felice a Cancello (voti 391, così divisi: Bersani 3, Renzi 5, Puppato 5, Vendola 1 e Tabacci 377).

Un seggio che fino alla vigilia delle primarie non doveva nemmeno esistere. Della questione si è occupato anche il segretario provinciale del Pd Dario Abbate che nel corso della conferenza stampa a sostegno di Bersani ha spiegato che: “Non ritengo ci siano state anomalie dato che per Tabacci erano schierati almeno 5 consiglieri comunali ma per il ballottaggio a San Felice ci sarà un solo seggio  e sarà allestito nell’aula consiliare”. Sul plebiscito dell’esponente dell’Api interviene anche la locale coalizione di Italia Bene comunE: “Si è verificato – scrivono in una nota – tutto quello che era stato immaginato (ed anche oltre, visti i risultati così incredibili, tanto da parlarne alla Rai) e che aveva portato già allo scontro con i coordinatori provinciali, dopo il loro assenso al definitivo insediamento di tale seggio n°3, inizialmente non previsto e voluto da un rappresentante locale di Tabacci, responsabile dell’API, con il quale sarà molto difficile ricomporre i rapporti in futuro, anche a dispetto di alleanze nazionali. Il comitato Italia Bene comune precisa inoltre che i precedenti contatti con il comitato Tabacci, sia telefonici che diretti, sono stati infruttuosi per loro argomentazioni “pretestuose”, nonostante la dichiarata disponibilità a lavorare insieme negli altri 2 comitati ufficiali.

Il segretario del circolo PD locale, Antonio Basilicata, ironizza: “E’ stata commovente la partecipazione al seggio n° 3, legato a due soli seggi comunali (391 votanti su circa 1200 aventi diritto = 33%): un vero esodo! Ordinatissimo però, non avendo sentito di particolari intasamenti di traffico nella strada antistante il seggio, con elettori peraltro sdegnosissimi, che evidentemente hanno voluto evitare di incontrarmi (o non hanno voluto mortificarmi), considerato che nelle complessive 2 ore in cui sono andato lì in alcune occasioni a curiosare ho visto entrare solo 5 votanti. Negli altri 2 seggi delle Primarie (dove afferivano 18 seggi comunali, ma dove “per fortuna” sono venuti solo 304 votanti su circa 13000 elettori potenziali), c’è stata evidentemente una cattiva organizzazione, se in diverse occasioni della giornata gli uffici elettorali sono stati  pieni di gente, tanto da richiedere il lavoro alacre di tutti per smaltire l’affollamento. Inoltre mi rosica l’invidiabile compattezza degli elettori di Tabacci nel seggio n° 3 (377 preferenze su 391 voti espressi, corrispondenti al 96,5%!), se penso ai nostri risultati, che per la mia tranquillità mentale mi autoconvinco che sono più democratici nella loro pluralità (anche se confesso di avere strigliato i membri del mio direttivo per la loro palese incapacità al confronto, mentre essi a loro difesa e mia consolazione hanno sottolineato il fatto che nei nostri 2 seggi sono però riusciti a contenere l’avanzata di Tabacci, considerato che ha avuto solo altri 2 voti, cioè lo 0,4%!).

Noi vogliamo continuare a lavorare con onestà, evitando quanto più possibile di cadere nella tentazione di giocare con la play-station delle “strategie” politiche, che, ad esempio, accreditano chi è in grado di portare un pacchetto di voti.”.

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