“Ancora una volta il consigliere Oliva avrebbe fatto meglio a tacere. Interviene sui buoni spesa ma omette una parte di quello che sta accadendo. E’ dunque fondamentale ristabilire la verità”. Lo dichiara il presidente della Commissione Politiche Sociali del Comune di Aversa, Marco Girone. “E’ vero che sono state presentate oltre 2000 domande e che sono stati immediatamente consegnati i primi 339 buoni, da buon politico politicante omette di dire che per oltre 1500 persone si è attivato il soccorso istruttorio per elaborare una seconda graduatoria. I tempi si sono dilatati perché oltre 1500 persone sono state richiamate al Comune garantendo le misure di distanziamento sociale. Tutto questo il consigliere Oliva non lo dice, perché non ha la dimensione del lavoro che c’è dietro, procedure pensate e studiate per garantire tempi certi, equità, rigore e trasparenza insieme alla sicurezza dei nostri concittadini. Come non dice che nel frattempo gli altri servizi attivati per il sostegno alle famiglie non si sono mai fermati e che, addirittura, ne vengono aggiunti altri. Oliva non dice neanche che Aversa oggi è un modello per le Politiche sociali, ad esempio la delibera sulla riapertura del parco per le persone con disabilità intellettiva ed autismo è stata ripresa da numerosi comuni e citata come modello dall’Anci nazionale. Il consigliere Oliva, non dice che da oltre 50 giorni il coordinamento comunale, grazie alla grande macchina della solidarietà ed alle azioni del coordinamento, garantisce alle famiglie in difficoltà sostegno alimentare“.
“Ci piacerebbe sentire il consigliere Oliva informare la città sulla nuova Delibera per quanto riguarda le iniziative regionali bonus fitti oppure per il bonus disabilità ma ovviamente di queste cose non se ne parla, non legge non si informa. L’appello lanciato dal Sindaco ieri in Consiglio comunale, ribadito già nei precedenti incontri, di azzerare le distanze, le contrapposizioni per lavorare tutti insieme per il bene della città devo constatare con grande rammarico che per l’ex assessore della giunta De Cristofaro non è da seguire. Ma d’altronde lo comprendo accettare un nuovo modo di interpretare il suo ruolo significherebbe ammettere che per la Prima volta in città esiste la politica che serve e che per la prima volta in città esiste un servizio chiamato Politiche Sociali”, conclude Girone.