“Con la presentazione presso la Camera dei Deputati del nuovo gruppo politico Popoli Sovrani d’Europa abbiamo voluto lanciare la nostra personale sfida elettorale per rispondere alla crisi della politica sempre più distante dai cittadini e dai loro problemi e bisogni” lo rende noto l’on. Americo Porfidia Presidente Nazionale di Autonomia Sud e tra i leader promotori della nuova federazione partitica “In questi anni – spiega Porfidia – abbiamo registrato una crisi crescente della politica, del rapporto tra politica e cittadini, alla quale i partiti tradizionali non hanno saputo rispondere, ed anzi si sono sempre più allontanati dalle persone e dai territori.

Noi di Autonomia Sud, con gli on. Iannaccone e Belcastro ed il sottoscritto abbiamo cercato di intraprendere un percorso dal basso per recuperare quel rapporto di fiducia con i cittadini, l’unico che può ridonare dignità alla politica. Durante questi mesi di preparazione, tracciato da incontri e riunioni abbiamo ottenuto le entusiaste adesioni di diverse formazioni politiche sparse su tutto il territorio italiano, dal nord al centro al sud fino alle isole. Formazioni unite dai valori della persona e dell’amore per i propri territori, senza i quali è inutile parlare di buona politica. Si tratta del primo esperimento in Italia che vede l’unione di partiti autonomisti, alcuni anche storici, come il Partito Sardo d’Azione, che ha il suo referente europeo nell’ALE (Alleanza Libera Europea). Autonomia Sud ha nel suo programma alcuni punti chiave come l’abbattimento dei costi generali della politica, l’alleggerimento della pressione fiscale, il rilancio delle attività produttive nel sud con particolare riguardo all’annullamento del gap infrastrutturale tra nord e sud, che ancora oggi è drammatico e deprimente. Sul piano costituzionale prevediamo una riforma che cancelli l’ormai inutile bicameralismo perfetto e veda l’introduzione di un Senato delle Regioni che dia finalmente spazio e voce agli interessi reali dei territori. Popoli Sovrani d’Europa ed Autonomia Sud in prima linea, non vogliono più un Parlamento asservito ad un Governo che è emanazione di elites finanziarie sovranazionali, non vogliamo parlamentari nominati dai partiti, bensì deputati della Repubblica Italiana, libera e sovrana, eletti dai propri elettori, con i quali instaurare un rapporto diretto e più trasparente possibile per il bene dei nostri territori. Siamo convinti – conclude il deputato casertano – che gli italiani sapranno cogliere il bene che risiede in questo autentico progetto politico e culturale”

 

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