Il politichese non le appartiene. Rosaria Capacchione è fatta così: dice sempre quello che pensa. E l’ha detto – quello che pensa – anche ieri sera nel corso di un dibattito alla Festa dell’Unità a Cesa rispondendo a una domanda sulle candidature alla presidenza della Regione Campania. Tra Pina Picierno e Raffaele Cantone chi preferisce come aspirante governatore? Secca la risposta della senatrice Pd: “Cantone, senza dubbio. È il migliore nome possibile, ma il problema è che lui non vuole candidarsi. In Campania serve una persona in grado di affrontare i gravi problemi del territorio che si sono aggravati in questi anni con la giunta Caldoro. C’è bisogno di un presidente che non si faccia manovrare, che abbia capacità di governo, che abbia la forza di non subire i ricatti dei partiti”. Tutte doti che possiede Cantone e non Picierno. Non a caso Capacchione parla solo del presidente dell’autorità nazionale anticorruzione. Non nomina neanche la neo europarlamentare. E’ apparso evidente a tutti che, secondo la senatrice, la Picierno non sarebbe all’altezza di guidare la Regione Campania. Non ha sorpreso tanto la chiara preferenza per l’ex pm della Dda di Napoli – tra lui e l’europarlamentare Dem non c’è partita – ma il modo schietto con il quale la Capacchione ha liquidato la sua collega di partito. Ma la senatrice è fatta così. Non mente mai. Dice sempre quello che pensa, appunto. Come nel caso della diatriba personale tra Stefano Graziano e Nicola Caputo che, a mezzo Fb, se le sono dette di tutti i colori. “Parliamo di cose serie, le persone sono stufe di pagliacciate”, ha risposto la senatrice in modo lapidario a un’altra domanda. Politichese? No, grazie.

Mario De Michele

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