di Pietro Di Sarno*
Le Primarie del centro sinistra rappresentano il più grande successo politico, anche per la Provincia di Caserta, negli ultimi venti anni. E dico rappresentano perché il dato non è correlato alle percentuali di affluenza che avremo domenica o alle preferenze del singolo candidato. Tutt’altro.
Questo grande evento, per la prima volta vero, sentito, acceso, dibattuto ha coinvolto migliaia di volontari nella nostra provincia. Volontari della politica, che hanno lavorato per tre settimane imperniati di passione e voglia di combattere il populismo con più democrazia. Non senza difficoltà e intoppi hanno garantito la possibilità di partecipare e di scegliere presidiando oltre 100 uffici elettorali ed oltre 200 seggi.
E’ stata un’occasione per riaprire un confronto tra i partiti del centro sinistra che mancava da troppo tempo, è inutile dire che ci sono stati anche momenti di tensione e nervosismo che hanno attraversato le centinaia di incontri tenuti sui territori. Sono questi i motivi che non mi fanno sentire addosso quell’ansia da prestazione che sta affliggendo in questi ultimi giorni molti dei dirigenti dei partiti del centro sinistra. Abbiamo avuto un grande coraggio. In un momento drammatico per il paese, messo in ginocchio da politiche scellerate che hanno minato alla base le fondamenta della nostra democrazia noi chiediamo ai cittadini di cambiare l’Italia non con l’astensionismo o la protesta asettica ma con più partecipazione.
Questa grande festa però non fa gioire tutti ed in tanti stanno lavorando per renderla meno felice. Il rischio di inquinamento del voto, da parte di gente che nel centro sinistra non è mai stato, è altissimo. Vedo in giro un ansia da risultato che reputo preoccupante. Troppi amministratori e dirigenti dell’altra parte politica stanno spingendo i cittadini ad iscriversi nelle liste degli elettori del centro sinistra. L’impressione è che si vogliano utilizzare alcuni candidati alle primarie come cavallo di Troia per incursioni nel campo pulito dati i campi avvelenati dall’altra parte.
Salire sul carro del vincitore per la prossima competizione elettorale è l’esercizio che riesce meglio alla mala politica . Dirò di più, sembra che qualcuno non abbia capito che queste sono le primarie per decidere chi sarà il candidato premier della nostra coalizione. NON LE PRIMARIE CHE GARANTISCONO POSTI DA PARLAMENTARE NELLE PROSSIME LISTE BLOCCATE. Noi di Sinistra Ecologia e Libertà nella democrazia partecipata ci crediamo davvero. Crediamo a quella in cui a votare però ci vadano i cittadini volontariamente, per la voglia di contribuire al cambiamento del nostro paese. Non crediamo alla democrazia per induzione.
Ci crediamo così tanto che lanciamo un’altra sfida agli altri partiti: se il Parlamento non dovesse cambiare questa vergognosa legge elettorale, apriamole noi le nostre liste, consentiamo ai nostri cittadini di scegliere anche i parlamentari che li dovranno rappresentare. Apriamo la fase 2 dell’Italia che vuole cambiare. Primarie per la scelta dei nostri rappresentanti. Non azzardo numeri, non voglio fare previsioni. Non m’interessa. La disaffezione dalla politica non bisogna nasconderla, è evidente e gli indicatori che vanno in tal senso negli ultimi mesi sono tanti. Non m’interessa il numero dei votanti di domenica 25. Sono più interessato alla loro qualità.
Spero che domenica ci sarà una grande mobilitazione di tutti i cittadini perbene della nostra provincia, di quelli stanchi di camorra, illegalità e ingiustizie. Chiedo a tutti gli altri di restare a casa, per chi ha contribuito alla distruzione del nostro paese da questa parte non c’è posto.
*Coordinatore provinciale di SEL Caserta