CASERTA – Otto punti. Dettagliati e circoscritti. Per denunciare presunte irregolarità nelle parlamentarie del Pd in provincia di Caserta: dalla raccolta dei soldi, all’impossibilità di presentare ricorso. Carlo Marino non ci sta. Il candidato dell’area renziana è convinto che le operazioni di voto siano state viziate da brogli e palesi violazioni del regolamento delle primarie.
E ha inviato ai vertici del partito e delle commissioni di garanzia una sorta di dossier per chiedere una verifica approfondita dell’esito elettorale e la sospensione della proclamazione dei risultati. Ecco il testo integrale del documento fatto pervenire da Carlo Marino al Pd e ai probiviri nazionali, regionali e provinciali.
“Gent.mi ad ora non abbiamo ancora ricevuto alcun riscontro in merito alla possibilità di sottoscrivere i verbali di chiusura operazioni Parlamentarie per la Prov. di Caserta, con la relativa possibilità di poter partire i termini di un eventuale ricorso. Già fin d’ora, con la presente, evidenzio alcune gravi anomalie riscontrate durante le primarie del 29 dicembre 2012:
1) Non c’è stata evidenza, della consegna alla commissione provinciale, della somma introitata dai singoli seggi durante le operazioni di voto per la scelta dei candidati casertani nella lista PD. Già dopo la fase delle Primarie del 25 novembre scorso era stata richiesta rendicontazione da parte dell’Area Renzi, senza mai aver avuto riscontro. Inoltre, non risulta esserci stata alcuna riunione del comitato di tesoreria provinciale, nè del coordinamento provinciale delle Primarie, per rendicontare il totale introito delle attività di voto e rendere trasparente e lineare le stesse attività dei seggio (per mettere in relazione num. di votanti e somma di Euro incassata). Da notizie giornalistiche sembra che vi sia un ammanco per oltre il 40% della somma che si sarebbe dovuta incassare, in relazione al numero di votanti totali.
2) Allo scrivente candidato non è stata mai data la possibilità di accedere alla platea degli iscritti delle Primarie, anche se più volte richiesta;
3) La grave anomalia del seggio di S.Arpino, dove non sarà possibile individuare univocamente un risultato serio e credibile;
4)Tantissime segnalazioni dai territori, dove persone sono state ammessi al voto senza regolare riconoscimento da parte della presidenza del seggio;
5) Hanno votato iscritti PD 2011, senza regolare conferma per il 2012 e con evidenza di ammanco dei 15Euro/cad (vedi per es. Piedimonte e non solo);
6) Molte situazioni anomale riscontrate e sembra verbalizzate, con disallineamento a fine voto tra le schede riscontrate nelle urne e num. di votanti che avevano effettivamente partecipato al voto;
7)Nella città capoluogo più 400 persone non hanno potuto votare alle primarie pur essendosi regolarmente registrate entro il 25 novembre, in quanto nei registri messi a disposizione del presidente di seggio non risultavano più iscritti. Alla richiesta di visionare i registri cartacei con le relative firme dei registrati, il PD provinciale non è stato in grado di metterli a disposizione;
8) Molti casi di risultati anomali su diversi seggi. Un esempio su tutti il seggio di Marcianise dove il totale voti ricevuti dai candidati maschi è pari a 1283 (e ogni uno non può aver votato un altro uomo!). Considerato che le 13 ore di voto, per un totale di 46800 secondi, queste 1283 persone avrebbero dovuto votare ognuno in soli 37 secondi (tra riconoscimento, firma su registro, voto). Situazione di pari livello è quella di Sessa Aurunca dove anche lì si è votato ogni 40 secondi. Tali sono i casi estremi ma comunque non sono da tralasciare osservazioni sul voto dei seggi di Arienzo, Carinola, Castel Volturno, Macerata C. Maddaloni, Mondragone, Piedimonte, S. Tammaro e Villa di Briano.
Questa è la situazione delle Parlamentarie tenutesi in Provincia di Caserta e pertanto chiedo che si interrompano le attività di Proclamazione dei risultati”.
Mario De Michele