CASERTA – Neanche il tempo di presentare le candidature che già si prospettano ombre sulla platea dei votanti alle primarie per la scelta degli aspiranti parlamentari. L’elenco dei potenziali deputati e senatori del Pd casertano è stato depositato, con le relative firme, ieri sera nella sede provinciale di via Maielli.

I candidati e il loro entourage hanno immediatamente chiesto al segretario Dario Abbate, la cui discesa in campo ha sollevato un vespaio di polemiche, di visionare e avere copia dell’anagrafe dei votanti alle primarie del centrosinistra che hanno sancito la netta vittoria di Bersani. Ma almeno fino a tarda sera Abbate non ha fornito l’elenco delle persone che si sono recate alle urne nella passata consultazione interna, ovvero coloro i quali avranno diritto di tornare al voto per scegliere i candidati alle politiche.

Il segretario provinciale non è stato in grado di mostrare l’anagrafe dei votanti per l’impossibilità per problemi tecnici (secondo la versione di Abbate) di accedere ai dati archiviati sul computer. Una motivazione che non ha convinto quasi nessuno. E che ha alimentato dubbi e sospetti. Che qualcuno sia tentato di allargare, a tavolino, la platea elettorale? E’ quello che si sono chiesti in tanti. Una perplessità legittima ma forse eccessiva, in quanto l’eventuale “manomissione” sarebbe facilmente smascherata.

Infatti basterebbe fare due conti per rendersi conto se le carte sono state truccate. Sarebbe sufficiente sommare il numero dei votanti con quello delle persone registrate che però non si sono recate alle urne. Insomma, basterebbe fare uno più uno per verificare la regolarità della composizione dell’anagrafe degli elettori. Ma visto il clima di guerra che si respira nel Pd casertano, soprattutto nei confronti del segretario Abbate, la richiesta di massima trasparenza avanzata dai candidati alle primarie appare un atto dovuto.

Da segnalare inoltre che si sarebbe verificata un’anomalia procedurale nella presentazione delle firme da parte di Raffaella Zagaria, sorella di Francesco, segretario del Pd di Casapesenna. Le firme sarebbero state presentate in due tranche, prima e dopo le 20, orario entro cui dovevano essere depositate. Fra l’altro sembrerebbe che alcune firme sia state apposte su moduli che non recavano il nome del candidato.

Ma se ieri ci sono state le prime schermaglie, oggi ci potrebbe essere la vera resa dei conti. Alle 11 è convocata la direzione per dare il via libera alle candidature. E proprio in questa occasione potrebbe essere ufficialmente avanzata la richiesta di dimissioni del segretario provinciale, che per partecipare alle primarie si è sospeso dalla carica come prevede il regolamento. E sul caso Abbate le schermaglie potrebbero tramutarsi in uno scontro frontale con un lungo strascico di polemiche.

Mario De Michele

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