CASERTA – Non serve indossare i panni della Cassandra per prevedere che a Caserta le primarie del Pd per la scelta dei candidati alle elezioni politiche del 24 febbraio si trasformeranno in una vera e propria guerra tra le varie anime del partito.

La scelta del segretario provinciale Dario Abbate di scendere in campo non è vista di buon occhio da gran parte del gruppo dirigente. A non digerire la sua candidatura non è solo la maggioranza ma anche l’opposizione, in primis i parlamentari Stefano Graziano e Pina Picierno. Il clamoroso dietrofront di Abbate, che al momento della sua corsa per la segreteria provinciale promise solennemente di non aspirare a un posto in Parlamento per dedicarsi al partito casertano, ha scatenato uno tsunami interno.

 

Abbate però vuole andare per la sua strada e ha annunciato, come prevede lo statuto delle primarie, che durante la campagna elettorale si sospenderà dalla carica di segretario. Ma chi si oppone alla sua candidatura non si accontenta: chiede infatti le sue dimissioni da leader del Pd. Particolarmente agguerriti sono i dirigenti che rappresentano le aree moderate del partito, gli stessi che contribuirono in modo determinante all’elezione di Abbate a segretario proprio sulla scorta del suo impegno a non candidarsi alle politiche. Il “caso” sarà affrontato nella direzione in programma domani mattina.

Un altro intricato nodo politico è quello che riguarda la candidatura dall’alto di Gennaro Oliviero. In base agli accordi romani, il consigliere regionale del Psi sarà indicato direttamente da Bersani, quindi sarà uno degli eletti sicuri nella circoscrizione Campania 2. A scatenare polemiche non è la scelta di Oliviero, ma l’intesa politica siglata sempre a Roma, in questo caso da Franceschini, per dirottare sulla Picierno i voti (e sono tanti) raccolti dal consigliere regionale nelle primarie del centrosinistra a favore di Bersani.

Sul fronte delle candidature c’è da registrare il passo indietro di Piero Cappello, presidente dell’Asi e fratello di Enzo, sindaco di Piedimonte Matese. I Cappello appoggeranno ufficialmente il consigliere regionale Nicola Caputo e Lucia Esposito. Una scelta strategica che consentirebbe a Enzo Cappello di entrare nel consiglio regionale (come primo dei non eletti) qualora Caputo e Esposito fossero eletti in Parlamento.

Oltre a Caputo, Esposito, Abbate e ai deputati uscenti Picierno e Graziano, correranno alle primarie il renziano Carlo Marino, consigliere comunale a Caserta, Franco Capobianco, ex assessore provinciale, Camilla Sgambato, moglie del capogruppo provinciale Giuseppe Stellato, Giuseppe Caprio, Loredana Affinito (renziana), Raffaella Zagaria, sorella di Francesco, segretario cittadino del Pd di Casapesenna.

Stasera saranno presentate le candidature. E già da domani ne vedremo delle belle.

Mario De Michele

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