“Capisco la profonda frustrazione che vive la consigliera Raffaella Zagaria per non essersi potuta fregiare del titolo di Presidentessa della Provincia e neppure di Capogruppo del suo Partito, ma ora sta scadendo nel ridicolo e nell’offesa personale che non Le consento, per cui La invito a rientrare nell’alveo della dialettica politica, pena le conseguenze del caso. Le sue accuse sono risibili ed oltremodo fantasiose, oltre che totalmente false, atteso che se c’è un’abusiva delle istituzioni, questa è proprio lei che, come tutti ricordano tra consiglieri provinciali e dipendenti che ne furono testimoni oculari, tentó lo scorso settembre di insediarsi alla guida della Provincia e di occupare abusivamente la Presidenza dell’Ente non avendone alcun titolo, come poi ampiamente certificato dagli organi a tanto preposti; analogamente, qualche giorno fa ha millantato un credito che non ha, spacciandosi abusivamente per capogruppo del Pd, carica che invece appartiene al prof. Angelo Sglavo, al quale ribadisco la mia solidarietà umana e politica per l’offensiva, ed essa si squallida, azione di indebita appropriazione del titolo”. A dichiararlo il Presidente f.f. Silvio Lavornia in replica alla consigliera provinciale Raffaella Zagaria e al Commissario Provinciale del Pd Franco Mirabelli. “Riguardo all’indizione delle elezioni provinciali, stiano tranquilli sia Zagaria che Mirabelli che saranno rispettati puntualmente i termini previsti dalla legge che, però, la consigliera dimostra di non conoscere, senza contare che non accetto certamente imposizioni da loro che sono tra i fautori ed i sostenitori di una norma ammazza Province qual è la riforma Delrio. Così come respingo al mittente le accuse di aver distrutto l’Ente mosse nei miei confronti dai medesimi Zagaria e Mirabelli. Fa ridere chiunque solo il fatto di pensare che io abbia potuto affossare la Provincia in appena 4 mesi di reggenza. Solo uno stolto o chi è in malafede può pensare una bugia del genere, almeno che, come nel caso dei nostri, non abbiano nessuna contezza della vera situazione amministrativa e finanziaria dell’Ente che versa in condizioni disastrose per gli esosi contributi dovuti allo Stato per effetto della riforma che non ha per nulla cancellato le Province, piuttosto ha tagliato i fondi e mantenuto in capo a noi le deleghe più importanti. Nel mentre, però, c’è chi come me si assume le responsabilità amministrative e contabili, oltre che politiche e morali, per pagare gli stipendi e non paralizzare l’Ente, insieme ai consiglieri responsabili che stanno lavorando da mesi per risollevare lo stesso al fine di ripristinare un minimo di funzionalità per manutenere le strade e gli edifici scolastici, noto che c’è chi fa polemiche inutili e sputa livore, chi si sveglia solo ora e attacca la gestione bipartisan dell’Ente che va avanti da due anni, forse perché non può più gestire determinate deleghe in favore degli amici e gli amici degli amici. Per me la polemica stucchevole e sterile si chiude qui, non ritenendo di rispondere ulteriormente a provocazioni ed insulti che poco hanno a che fare con la politica e la risoluzione dei problemi veri della Provincia”, conclude Lavornia.