Ha dopo attendere neanche due mesi per prendersi la rivincita. Angelo Sglavo torna al suo posto di capogruppo consiliare del Pd in Provincia di Caserta. Lo scorso 29 ottobre l’esponente dem era stato sfiduciato dagli allora consiglieri Raffaella Zagaria, Gerardo Massaro, Nicola Leone e Danilo Feola (indicato come capogruppo) per il caso Asi. I quattro facevano parte del fronte anti-Vitale. Ma nel giro di poco tempo le cose sono di nuovo cambiate. Leone e Feola sono decaduti in seguito allo scioglimento del civico consesso di Santa Maria Capua Vetere. Alo loro posto nell’assise provinciale sono subentrati Rocco Landi, sindaco di Valle Agricola, e Basilio Vernile, consigliere comunale di Sessa Aurunca. Entrambi riconducibili ai gruppi Graziano-Stellato. Il nuovo assetto del gruppo consiliare Pd ha consentito a Sglavo di riaccomodarsi sulla poltrona che gli era stata sottratta dai dissidenti. Stamattina infatti i rappresentanti dem lo hanno rieletto capogruppo. Una vittoria politica e personale, frutto però di una mediazione. Sglavo sarà affiancato dal vicecapogruppo Massaro con l’impegno di lavorare a braccetto e partecipare assieme agli incontri sulle questioni politico-amministrative più importanti. A scatenare la ribellione dei rappresentanti dem contro Sglavo fu la delega nell’assemblea generale dell’Asi affidata dal presidente della Provincia Angelo Di Costanzo allo stesso Sglavo in occasione della seduta sulla surroga nel Comitato direttivo di Biagio Lusini, sostituito dal sindaco di Villa Literno Nicola Tamburrino con l’appoggio del team Graziano-Stellato. La defenestrazione di Sglavo si inseriva nella guerra tra bande tre le correnti Democrat sul piano provinciale culminate con le dimissioni di Raffaele Vitale da segretario. A distanza di pochi i rapporti di forza in consiglio provinciale sono mutati. E Sglavo ha avuto di nuovo i numeri per guidare i gruppo Pd. Un bella rivincita dopo la vittoria di Pirro degli ex dissidenti che si sono dovuti accontentare della carica di vicecapogruppo con poteri “speciali”. Ma alla fine, anche sulla scorta della sua esperienza quasi quarantennale, sarà sempre e solo Sglavo a tenere i rapporti (sopra e sottobanco) con Di Costanzo.

Mario De Michele

 

 

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