Piedimonte Matese- “Una linea ideale ha unito i comuni da Gallo Matese, passando per Letino, San Gregorio e Piedimonte Matese sino al confine con i territori del medio Volturno, da Gioia Sannitica e sino a San Pietro Infine, da Capriati al Volturno a Piana di Monte Verna: una condivisa linea da seguire per raggiungere insieme, con la partecipazione attiva di tutti i territori e le loro comunità, una crescita partecipata dei nostri territori. Una idea di condivisione nata quasi venticinque anni fa e oggi finalmente trasformata in una realtà.” E’ quanto affermato dal Presidente del GAL Ercole de Cesare nel corso della conferenza stampa di oggi 18 giugno (per sottoscrivere il protocollo di intesa con quaranta sindaci del territorio dell’Alto Casertano), ospiti della Biblioteca Comunale del Comune di Piedimonte Matese. Non è un caso la scelta della Biblioteca comunale: la Biblioteca comunale è il luogo che raccoglie il patrimonio di una comunità, costituito da tanti saperi, che formano la storia del territorio in cui la comunità abita e vive; raccoglie, custodisce e trasferisce, agli appartenenti alla comunità questi saperi preziosi, contribuendo ad accrescere la consapevolezza di appartenere ad una collettività che ama, aiuta e rispetta la terra che abita, per lasciarla ai figli ed alle generazioni future intatta o ancora più ricca se possibile. E l’intento del GAL è proprio quello di trasferire attraverso l’unione degli strumenti messi a disposizione dalla Unione Europea, dallo Stato e dalla Regione, il ricco patrimonio delle nostre comunità. E quaranta sindaci (dei quarantotto coinvolti) hanno risposto Sì alla chiamata del GAL ad aderire al protocollo che sancirà la definizione della nuova Strategia che consentirà al territorio dell’Alto Casertano di poter beneficiare delle risorse messe a disposizione per le aree rurali. Una Strategia che consentirà di trasformare le idee in azioni e progetti e consentirà a Enti Locali, Comuni, Soggetti portatori di interessi collettivi, Privati, di dare un nuovo impulso socio-economico ai nostri territori, che ancora oggi sono considerati aree rurali marginali a maggior rischio di depauperamento e/o degrado di risorse umane, economiche, sociali e ambientali. In maniera convinta e decisa 40 primi cittadini hanno intuito che è indispensabile lavorare in partenariato utilizzando un idoneo strumento di sviluppo endogeno del territorio, basato sulla progettazione e gestione degli interventi per lo sviluppo da parte di tutti gli attori locali. Quaranta sindaci che hanno intuito che la strada intrapresa dal GAL quasi venticinque anni fa, creando una partnership di natura mista (pubblico/privata), per l’utilizzo delle risorse LEADER, è quella che porta in maniera più decisa all’unico obiettivo che sostiene chi decide di mettersi in discussione nella guida di una comunità. Ha concluso l’incontro il coordinatore del GAL Pietro Andrea Cappella “Il nostro GAL (operativo dal 1992 sul territorio dell’Alto Casertano e impegnato nella realizzazione di tutto il percorso europeo del LEADER e dell’Asse IV) è pronto a candidarsi per questa nuova sfida lanciata dalla UE, che interesserà i 48 Comuni delle Macro-aree C e D. In questi giorni partono le tavole rotonde e gli incontri con il territorio; una preziosa occasione di ascolto per accogliere tutte le proposte, le idee, i diversi punti di vista del nostro territorio e costruire insieme la strategia che scaturisce proprio da questa fase di animazione/ascolto/concertazione con gli attori del territorio: Enti Locali, Amministrazioni Comunali, Associazioni, Operatori Economici, con il prezioso supporto anche dei soci del GAL, che oggi sono rappresentati dal direttore provinciale Coldiretti Angelo Milo. Le parole chiave in questo momento per l’alto casertano sono programmazione partecipata e condivisione”.

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