SAN FELICE A CANCELLO – “Durante il periodo di campagna elettorale abbiamo anticipato quelli che erano gli obiettivi generali della nostra amministrazione e puntualmente stiamo mantenendo fede a quanto accennato”. Così esordisce il primo cittadino Emilio Nuzzo ora che può dar via alla variante sostanziale prevista per il Piano Urbanistico Comunale.
Infatti, l’Amministrazione Nuzzo, preso atto che il PUC redatto e adottato dalla precedente amministrazione presentava innumerevoli elementi che necessitavano di essere rivisti, si è attivata subito all’approvazione di una variante marginale al PUC, prestando attenzione alle naturali tendenze d’espansione e localizzazione delle attività e guidando la crescita urbana senza forzature, e di una variante sostanziale attraverso l’adeguamento al Piano Territoriale Provinciale approvato in consiglio provinciale lo scorso febbraio, al quale Il sindaco ha partecipato in qualità di consigliere provinciale UDC. Venerdì mattina l’incontro in Provincia circa l’ambito insediativo dei vari comuni all’interno del PTCP, al quale hanno preso parte i delegati dal Sindaco, l’Arch. Francesco Auriemma e l’Ing. Raffaele Petrone. Tale adeguamento ha portato ad un aumento delle volumetrie residenziali da realizzare: circa 1500 alloggi su tutto il territorio di San Felice a Cancello. Il Sindaco Emilio Nuzzo soddisfatto dichiara:”Una grande opportunità per San Felice A Cancello e noi la gestiremo in modo da permettere alla gran parte delle famiglie di realizzare l’abitazione di necessità, quella per i propri figli”. Infatti, il Sindaco Nuzzo, facendo proprie le direttive provinciali per l’adeguamento del PUC alle norme del piano territoriale provinciale (PTCP) e regionale (PTR), fa presente che permetterà alla gran parte della popolazione di poter realizzare l’abitazione di necessità, senza consentire speculazioni edilizie o di altro genere, il tutto nel rispetto dello sviluppo urbanistico e ambientale dell’intero comprensorio. Il Sindaco conclude: “Le esigenze che San Felice a Cancello presenta non potranno essere tutte completamente soddisfatte con la sola variante al PUC, ma troveranno in esso lo strumento indispensabile per una loro attuazione nell’arco di un decennio”.