SAN NICOLA LA STRADA – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del comitato San Nicola Città Partecipata. La raccolta di firme relative alle due petizioni, che in questo frangente il comitato cittadino “Città Partecipata” sta portando avanti in diversi punti della città, sta avendo risultati sorprendenti.
Ricordiamo che la prima petizione, indirizzata alle Autorità competenti, è finalizzata ad ottenere l’abolizione del pedaggio autostradale al casello di Caserta Sud (nella direzione Napoli – Caserta Sud e viceversa) e la creazione di una nuova viabilità per la separazione dei flussi di traffico in uscita dal medesimo casello verso Caserta e verso il centro commerciale Campania. La seconda petizione, indirizzata al Sindaco ed ai Consiglieri Comunali di San Nicola, chiede di dare priorità di bilancio alla manutenzione delle strade, al miglioramento della mobilità pedonale per anziani e disabili, alla manutenzione del verde pubblico, alla soluzione del problema dei loculi cimiteriali pagati e non consegnati. Il 23 aprile, alla riunione settimanale della nostra segreteria, il Vice Presidente Mino Zappullo ha reso noto i risultati parziali della raccolta firme in tutti i cinque siti in cui sono avvenuti gli incontri con la cittadinanza: Parco Irene, Piazza Parrocchia, Piazza Rotonda, Via Grotta – zona Mercato, Piazza Repubblica. Sono state raccolte complessivamente 684 firme per la prima petizione e 612 firme per la seconda. E non finisce qui, perché il sondaggio continuerà nei prossimi giorni , impegnando altre aree del territorio comunale – via Leonardo da Vinci, via Patturelli, via Einaudi -. Si è deciso, comunque, all’unanimità di comunicare al Sindaco i dati parziali della nostra iniziativa in virtù del fatto che venga tenuta in debita considerazione nella imminente stesura del bilancio preventivo 2013. L’impegno l’abbiamo strappato qualche settimana fa durante l’incontro avuto con il primo cittadino, il quale ha promesso, nei limiti del possibile, di inserire nelle poste del bilancio preventivo 2013 alcune spese ritenute di primaria necessità per la collettività, avvalendosi anche delle nostre segnalazioni; e chi meglio dei sannicolesi può esprimere queste priorità? Infatti dietro ogni firma raccolta, specialmente per la seconda petizione, si è avuta una “certificazione” delle urgenze di cui ha bisogno il nostro territorio. E’ un bilancio più che lusinghiero il contatto diretto con la gente che ha dimostrato una criticità ed una maturità sorprendente. Il dialogo che si è stabilito è foriero di buoni auspici in quanto la cittadinanza è presente e desidera che la vivibilità giornaliera venga migliorata. Molte le lamentele per le buche stradali espresse in diretta presso i nostri gazebi oltre che sui vari siti on line e sui giornali locali. Non parliamo poi della viabilità per anziani, disabili e carrozzine, che è ostacolata in massima parte da alberelli piantati, senza alcun criterio, su marciapiedi già esigui di per sé. E poi ancora il cosiddetto “verde pubblico” abbandonato completamente a se stesso, e spesso in balia dei vandali che in una situazione di degrado e di mancanza di sorveglianza ci guazzano Poi una vibrata protesta per i loculi: sembra che qualche nostro concittadino sia stato contattato telefonicamente dalla ditta impegnata nella costruzione cimiteriale e sembra che sia stato invitato a versare su un conto di pertinenza di detta società il residuo di quanto dovuto ancora. Innanzitutto, se vera la notizia raccolta , gravissima è la lesione della privacy da parte di chi ha fornito i dati degli acquirenti e poi, assurda la manovra di baipassare il comune in presenza del contratto sinallagmatico tra individuo ed ente municipale. Comunque, in forza del mandato che i cittadini ci stanno dando con la sottoscrizione di queste petizioni, chiediamo ai nostri amministratori più chiarezza e soprattutto di farci partecipi preventivamente delle prossime spese. Basta stilare un programma che abbia una durata certa entro cui eliminare per bene tutte le varie precarietà. D’altra parte, se non erriamo, il bilancio consuntivo del 2012, varato dalla giunta in questi giorni, ci fa ben sperare di poter avere dei grossi margini di spesa da impegnare per cose vitali per il paese. Ora bisogna solo organizzarsi con un programma da rispettare con oculatezza. Solo in questo modo si può alleviare il disagio e ricostruire verso le istituzioni quella credibilità che, tuttora, è posta a dura prova .”