«E’ vergognoso fare campagna elettorale sulla pelle dei cittadini. Non votando il piano finanziario e tariffe i consiglieri di minoranza si sono assunti la responsabilità di far pagare più tasse agli abitanti di Recale: questa è una cosa gravissima per chi si candida ad essere antagonista al progetto politico che mi onoro di guidare». A dichiararlo è il sindaco Patrizia Vestini all’indomani del consiglio comunale. «Hanno detto di non aver votato perché non hanno capito il perché delle riduzioni… – ha tuonato il sindaco – beh, potevano farsele spiegare da qualcuno di loro che ha partecipato all’elaborazione di questo bilancio e che, poi, in maniera del tutto irresponsabile, ha deciso di buttare a mare il paese, per fare un dispetto a me, non capendo che, sul piano della mia campagna elettorale, non cambia nulla terminare il mandato qualche giorno prima». Vestini sottolinea, comunque, come se i consiglieri di opposizione avessero avuto tutta questa voglia di approfondire, i documenti con il piano finanziario e tariffe erano a loro disposizione da una settimana. «Avrebbero potuto chiedere al dirigente, si sarebbero potuti consultare con tecnici esterni di loro fiducia, il tempo l’hanno avuto – ha spiegato Vestini – invece, non hanno fatto nulla e questo perché dovevano sollevare questioni inesistenti in consiglio per cercare di nascondere alla città che hanno preferito non diminuire le tasse pur di fare un dispetto a me». Che si sia di fronte ad una motivazione pretestuosa e puerile, viene motivata dal sindaco con il fatto che gli atti sono stati redatti da un tecnico di altissimo livello come il professor Vincenzo Piscitelli, assessore al Bilancio e docente di Economia alla Facoltà di Economia aziendale dell’Università di Siena. «Altri comuni sono costretti a cercarle fuori paese figure del genere – ha tuonato il sindaco – noi, invece, che abbiamo la fortuna di averla in casa, non riusciamo a sfruttare questa opportunità per la miopia di certi consiglieri. L’assessore Piscitelli è stato una settimana in Comune a disposizione di tutti per fornire chiarimenti, ma nessuno si è presentato. Oggi ci chiedono di ripresentare il piano finanziario scritto in maniera più semplice in modo da poterlo votare: ridicolo, una materia tecnica, mica può essere scritta come la favoletta. C’è una riduzione di cui beneficia la città, hanno avuto modo e tempo per comprenderla. Il loro obiettivo, però, era fare un dispetto a me e, quindi, non importava penalizzare i cittadini… ». E’ lo stesso assessore al bilancio a spiegare come si tratti di tariffe che avvantaggiano le famiglie con riduzioni anche sostanziali per alcune fasce. «Ho spiegato con estrema chiarezza in consiglio comunale il grande risultato che siamo riusciti a raccogliere con queste tariffe – ha sottolineato l’assessore – abbiamo sintetizzato anche in tabelle per i non addetti ai lavori quello che abbiamo fatto, ma, evidentemente non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire».