La cifra che verrà investita per la Reggio di Caserta “non è ancora certa ma potrebbe essere molto più di 30 milioni di euro. Dieci milioni sono stati destinati al riallestimento del piano nobile”. “Ma almeno altri 50 milioni potranno arrivare dal piano strategico attrattori culturali che sarà definito entro il 2016. Una parte andrà al recupero delle strutture, quindi il museo e il parco, una parte è invece destinata alle attrezzature: trasporti, parcheggi”. Così il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini in un’intervista al Mattino, in cui spiega quale sarà il ruolo dei privati: la Reggia “ha un ottimo collegamento infrastrutturale ma non ha una buona ricettività. L’idea sarebbe quindi quella di utilizzare uno dei due edifici che danno sulla piazza per un albergo o un ostello. L’obiettivo è portare alla Reggia un milione di visitatori, poi però bisogna anche fare in modo che trovino accoglienza nel territorio. C’è l’idea di destinare una parte di un edificio pubblico ad una attività privata”. Quanto a Pompei, il ministro sottolinea come la svolta arriverà con l’hub ferroviario, che “è soltanto un pezzo di un progetto di riqualificazione complessivo che comprende anche trasporti, parcheggi, alberghi – senza i quali i turisti non restano nel territorio”. Franceschini illustra anche i progetti per i Girolamini: il piano è “riunire il complesso” “in un’unica gestione che lo porterà nel sistema museale”. Il Carditello? “la mia idea è farne un luogo di richiamo internazionale per l’allevamento”. Il ministro indica poi i progetti del governo per valorizzare il Mezzogiorno: “il piano per il turismo culturale deve fare in modo da valorizzare le regioni meridionali e fare in modo che i flussi turistici non si dirigano solo su Roma, Firenze e Venezia. E dovrà, ovviamente, tener conto delle eccezionali potenzialità della Campania”.

 

 

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