CASERTA – L’opposizione ha presentato, nella giornata di oggi, una mozione sulla Reggia da discutere al primo Consiglio utile. Lo spirito dell’iniziativa è quello di proporre una discussione sull’argomento che coinvolga la città, ed insieme quello di portare il Consiglio ad una chiara assunzione di responsabilità circa la capacità di accoglienza e di integrazione dei beni UNESCO nel tessuto della città. Naturalmente non accampiamo alcuna pretesa di esclusività, ma vogliamo offrire un contributo utile a questo come ad altri temi centrali per la vita di Caserta.

 

 

 

LA REGGIA DI CASERTA  DA GRANDE ATTRATTORE A SIMBOLO DEL DEGRADO

 

MOZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI CASERTA

 

Caserta  è un enorme concentrato di valori culturali e paesaggistici con la Reggia, il complesso monumentale e insediativo di San Leucio, il borgo Medievale di Casertavecchia, l’Acquedotto Carolino, i monti Tifatini.

Sarebbe naturale che l’amministrazione cittadina si facesse carico della valorizzazione della città, sfruttandone la storia e il patrimonio paesaggistico che ancora si conserva, insieme alle istituzioni locali e nazionali e alle forze politiche, imprenditoriali e sociali.

Invece il sito UNESCO ( la Reggia, San Leucio e l’Acquedotto Carolino), il maggiore monumento identificativo della città, è assurto di recente alla ribalta della cronaca nazionale per gravi episodi di incuria gestionale e scarsa manutenzione che ha portato a crolli di elementi lapidei e il conseguente transennamento di quasi tutta la Reggia  per motivi di sicurezza.

La consapevolezza che tale situazione sia il risultato anche di azioni di tutela condotte nel passato con criteri di mera sopravvivenza, privilegiando la politica dei “ Grandi eventi”  non esime lo Stato, la Regione, la Provincia e il Comune, ognuno per le proprie competenze e nel rispetto delle leggi vigenti, di mettere in campo le procedure amministrative e legislative e le risorse economiche necessarie non solo per uscire dall’emergenza attuale ma finalizzate alla definizione di un progetto a medio e lungo termine che faccia della città di Caserta e del sito Unesco  il fulcro della salvaguardia e della valorizzazione di un’area territoriale vasta ed  omogenea,  culturalmente e storicamente.

 

Pertanto il Consiglio Comunale di Caserta

afferma il principio di una azione congiunta interistituzionale a livello territoriale che veda protagonista l’Amministrazione della Città di Caserta, quale strumento per avviare un progetto di rilancio della capacità attrattiva della Reggia e dei siti UNESCO

 

A tal fine esprime la seguente indicazione circa il ruolo dello Stato

 

●      Per l’eccezionale valore storico artistico, architettonico e paesaggistico-ambientale del complesso vanvitelliano e delle reali delizie borboniche, patrimonio UNESCO dal 1997 , le potenzialità economiche culturali, proprie di quest’insieme territoriale unico e irripetibile, accreditare la Soprintendenza casertana con sede nella stessa Reggia, ad assumere il ruolo e le funzioni di Soprintendenza speciale con il conseguimento dell’autonomia scientifica, finanziaria, organizzativa e contabile prevista dal D:L: 368/98 di riforma del Ministero per i Beni e le Attività Cultural e  dal d. P.  R. 29 dicembre 2000, n. 441, “Regolamento recante norme di organizzazione delMinistero per i beni e le attività culturali” ed in particolare  art.12, comma 3 e art.17, comma 3;

Si può ragionevolmente prevedere la competenza su:

●      Reggia di Caserta, il Parco e il Giardino Inglese; la tenuta di S. Silvestro; l’Acquedotto Carolino e il

●      territorio della provincia di Caserta: questo territorio è dotato di uno straordinario patrimonio archeologico ed è  tra i più ricchi di insediamenti umani di città e monumenti di rilevante valore storico, monumentale e paesaggistico. Nell’ambito di esso varie culture e popolazioni convissero e si succedettero nel tempo, dalla preistoria all’età medioevale, ai complessi architettonici settecenteschi e ottocenteschi.

 

Inoltre, al fine di rendere la città accogliente e in grado di integrare la Reggia nel proprio tessuto identitario culturale e produttivo,

 

Il Consiglio Comunale individua

le seguenti Priorità d’Azione per l’Amministrazione Comunale

●      Rendere operativo il piano di gestione del sito UNESCO (cfr. legge  n.77 del 20 febbraio 2006 e le norme di pianificazione regionale e provinciale) che garantisca la valorizzazione dell’intero contesto territoriale, oltre che del monumento, segnali le attività intraprese per fornire servizi culturali adeguati ad un flusso turistico qualificato e definisca le modalità di sviluppo economico e di promozione culturale connesse al Sito. In tal senso si definisca la perimetrazione di una zona “tampone” la cosiddetta buffer zone, e un’adeguata normativa per valorizzare i centri storici, gli edifici,  le aree agricole afferenti i Beni iscritti nel sito UNESCO di Caserta

●      Utilizzare la  redigenda pianificazione cittadina  (PUC), come strumento per regolare i meccanismi di crescita e trasformazione della città  attraverso un sistema di regole certe e di garanzie estese, considerando che  già buona parte del territorio comunale è sottoposto a pianificazione paesistica mediante PTP  (D.M. 18/10/2000)

●      Rifiutare la logica dell’espansione urbana fine a se stessa come traino di un’economia di carta e di mattone, allo stato insostenibile sotto il profilo ambientale, sociale  e anche economico e inutile atteso il numero di abitanti attuali nettamente inferiore a quanto già previsto nel PRG vigente

●    tutelare l’identità culturale e l’identità fisica  della città quale cardine della pianificazione ordinaria

●    incentivare il  trasporto pubblico e contenere il trasporto privato, ad es. non incrementando i parcheggi al centro, attraverso un Piano di Mobilità sostenibile e integrata

●    costituire sistemi di monitoraggio sulla pianificazione paesaggistica, il consumo di suolo ecc. attivando un apposito osservatorio permanente sulla città e il territorio  e promuovendo la cittadinanza attiva e la partecipazione nel processo di formazione delle scelte

●    Incrementare la Qualità urbana attraverso la salvaguardia delle aree agricole e pedemontane; il recupero del patrimonio edilizio esistente e moratoria dell’espansione edilizia;  il recupero ambientale delle cave; l’attuazione degli standard urbanistici; il recupero della periferia anche con una radicale ristrutturazione urbanistica e con l’uso vincolante delle tecniche antisismiche e di risparmio energetico adeguatamente certificate

●    Promuovere una intesa permanente con lo Stato (Soprintendenza Speciale con il patrimonio monumentale di competenza), la Regione e la Provincia per la governance unitaria di San Leucio, del Museo Campano di Capua e dell’Anfiteatro Campano di S.Maria C.V.

 

Caserta, 20 giugno 2013

 

Francesco De Michele  Capogruppo PD

Giovanni Comunale     Capogruppo PSI

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