SAN NICOLA LA STRADA – E’ noto a tutti che la rete idrica nazionale perde per strada circa il quaranta per cento del prezioso liquido che essa trasporta. Anche la rete idrica cittadina di San Nicola La Strada non fa eccezione alla regola. A San Nicola quando piove si gonfiano le fogne e si allagano strade, garage, abitazioni e negozi. È, purtroppo, l’amara realtà di quanto è successo dopo il violento nubifragio che si è abbattuto lo scorsa giugno.
Si tratta di un problema strutturale dell’impianto idraulico-fognario che affligge alcune zone del territorio comunale e che sistematicamente si ripropone ogni qualvolta sulla città si abbatte una pioggia scrosciante anche solo per qualche ora. A subire tale grave disservizio (igienico-strutturale) sono i residenti di via Cairoli, corso De Gasperi e via Appia (incrocio via le Taglie e via Paul Harris, zona Saint Gobain, e Via Grotta), che si vedono costretti ad affrontare in modo ciclico momenti di emergenza, di grande disagio e sconforto. Ma ancor più, quello che pesa maggiormente per i malcapitati è la mancanza di fiducia che oramai nutrono nei confronti dell’amministrazione comunale che, pur essendo già a conoscenza del problema, a distanza di un anno, non ha adottato alcuna soluzione, lasciando al proprio destino i malcapitati. Il problema è stato affrontato in seno alla IV^ Commissione LL.PP. che ha impegnato l’ufficio tecnico nella persona del dirigente Ing. Vallone ad uno studio di verifica idraulica-dimensionale nonchè funzionale ed, in particolare, per la zona di via Appia incrocio via Taglie e via Paul Harris. A studi e verifiche ultimate l’ufficio tecnico comunale ipotizzava, in virtù dei risultati ottenuti, un raddoppio del condotto fognario su via Appia (tratto compreso tra via Paul Harris che segna il confine con Caserta e la circumvallazione). Di tutto questo ne era ben conscio anche l’ex sindaco pro-tempore, Angelo Antonio Pascariello, che presentò molti anni orsono alla Regione Campania una richiesta di finanziamento per poter procedere al potenziamento della rete idrica e fognaria. Poi, improvvisamente nel luglio 2008 la Giunta Regionale della Campania finanziò, con i fondi POR 2007-2013, il Comune di San Nicola la Strada, per un totale complessivo di circa 8 milioni e 330 mila euro ed era relativo al progetto di potenziamento sia della rete idrica che della rete fognaria. Il comune bandì la gara e venne vinta dal “Consorzio Stabile DPM” con sede in Via Barcellona a Casal di Principe che aveva offerto un ribasso pari al 6,66 sull’importo posto a base d’asta. Gli interventi vennero finanziati dalla Regione, a costo zero per il comune di San Nicola La Strada, con diverse tranche. Ora è giunta la quinta tranche di quel finanziamento, del valore di oltre 1.350.000 euro che dovrebbe essere utilizzata per riparare i collettori che, durante i temporali, collassano completamente. Quando divenne noto il finanziamento da parte della Regione, suscitò scalpore l’atto di accusa del Partito Democratico che, con l’allora capogruppo Pino Celiento, denunziò pubblicamente lo scandalo. “Non era forse meglio” – aveva detto Celiento che accusò direttamente l’Amministrazione comunale di miopia – “considerando che il primum movens di questa amministrazione è la cementificazione generalizzata del territorio, prevedere che con l’incremento sproporzionato del numero dei residenti in un breve lasso di tempo, avrebbe comportato sicuramente uno squilibrio nella distribuzione generale dell’acqua? Non si è per niente tenuto anche conto né della vetustà del servizio idrico né del contemporaneo aumento delle acque reflue con tutte le relative conseguenze sul sistema fognario cittadino. Non era meglio prevedere l’investimento del denaro pubblico in una ristrutturazione delle reti idriche e fognarie al posto di impegnarlo in opere chissà quanto necessarie (leggi rifacimento delle piazze e dei marciapiedi)? Il compito di un buon amministratore non è sempre e solo quello di attendere finanziamenti, ma prevedere di ben impegnare in opere utili le tasse imposte ai cittadini”. La miopia (quella politica), purtroppo, diventa un ostacolo insormontabile per il decollo di una intera comunità.
Nunzio De Pinto