RECALE. Il Partito democratico di Recale chiama i cittadini a confrontarsi sulla gestione dei servizi sociali, un tema che, in tempi di crisi, tocca da vicino tante persone. Sabato, 15 dicembre, alle ore 18, nell’Auditorium della scuola materna “Camposciello”, in viale dei Pini, i democratici hanno organizzato un convegno su “Servizi sociali sui territori: pianificazione, gestione e monitoraggio”, al quale parteciperanno Giovanni Caliendo, presidente di AR&T, Domenico Antonio Florio dell’Ambito S4, Giuseppe Gambardella, dell’Ambito C7 e Lucia Esposito, della direzione provinciale del Pd Caserta.

«Mentre i tagli alla spesa riducono i servizi disponibili – commenta il segretario del Pd recalese Enzo De Angelis – le difficoltà economiche di tante famiglie richiederebbero invece un accesso più agevole ed esteso ai servizi sociali e di sostegno. Si vuol far passare l’idea che l’unica strada per diminuire i costi sia quella di aggravare i sacrifici per i cittadini, ma non è così: al contrario, l’obbligo di risparmiare può essere una leva formidabile per riformare il sistema del welfare tagliando gli sprechi, razionalizzando l’impiego delle risorse, semplificando e rendendo più equo e trasparente l’accesso ai servizi. Ma ciò richiede che noi tutti, come cittadini, forze politiche, associazioni, amministratori, siamo informati, consapevoli e combattivi». «Il Comune di Recale – denuncia Caliendo, che è anche membro del coordinamento cittadino del Pd – da anni si è “chiamato fuori” dal vecchio Ambito C1: questa scelta ha limitato enormemente l’accesso ai fondi dei Piani di zona e ridotto ai minimi termini gli interventi di assistenza nel nostro Comune. La riorganizzazione decisa dalla Regione Campania, che ha ridisegnato gli Ambiti sociali facendoli coincidere con i Distretti sanitari, può rappresentare per la comunità cittadina un’opportunità per riprendere un ruolo attivo e propositivo nel nuovo Ambito C05, che dovrà essere operativo dal 1 gennaio prossimo. Stare alla finestra – avverte Caliendo – ci è già costato troppo».

 

 

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