CASERTA – L’opposizione targata Pd e Psi contesta il piano di riorganizzazione scolastica varato dall’amministrazione Del Gaudio. Dubbi espressi in un’interrogazione firmata da quattro consiglieri comuni a cui l’esecutivo dovrà rispondere in uno dei prossimi consigli comunali.
Ecco il testo:
Oggetto: Interrogazione consiliare a risposta scritta ex art.28 del Regolamento delle attività consiliari. Piano di riorganizzazione della rete scolastica- A.S. 2013/14
I sottoscritti Consiglieri comunali di Caserta Enrico Tresca, Francesco De Michele, Carlo Marino e Giovanni Comunale interrogano il sig. Sindaco del Comune di Caserta e l’assessore alla Pubblica Istruzione al fine di conoscere circa l’argomento in oggetto.
In particolare si premette:
La Giunta, in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 139 del D.Lgs.112/98, ha deliberato in data 17 dicembre il Piano di Riorganizzazione della rete scolastica per l’A.S. 2013/14.
da notizie acquisite dagli operatori del settore e dalle pubblicazioni giornalistiche sembra che non sia stato acquisito il “parere non vincolante delle istituzioni scolastiche interessate”, e ciò sarebbe in evidente contrasto con le Linee Guida regionali;
inoltre, fino alla data odierna, non risulta che siano state convocate le commissioni di ambito territoriale dalla Provincia, per cui non si comprende l’accelerazione impressa dalla Giunta Comunale;
nell’istituire alcuni Istituti Comprensivi non sembra si sia proceduto “nel rispetto dell’organizzazione delle strutture ed al fine di conseguire risultati in termini di continuità didattica e di qualità dell’offerta formativa”, secondo quanto previsto dalle Linee Guida regionali (ad esempio non si comprende il criterio dell’aggregazione dell’Istituto “Da Vinci” con il Circolo Didattico “De Amicis” , visto che la scuola “P. Giannone” è da sempre lo storico e naturale luogo di prosieguo di studi degli alunni della “De Amicis”, dato che le due scuole insistono sulla stessa strada e sono dirimpettaie)
La proposta della Giunta Comunale, piuttosto che favorire il percorso scolastico dell’alunno, quindi sembra produrre una semplice operazione di addizione di alunni e plessi, e sembra non rispondere ai criteri di efficacia del servizio e di continuità didattica
Ciò premesso si chiede
– di conoscere i criteri adottati per la riorganizzazione della rete scolastica
– se siano stai presi in considerazione nella formulazione del piano i criteri previsti dalle Linee Guida regionali;
– di conoscere i flussi di iscrizione dalle scuole elementari alle scuole medie suddivisi per singolo istituto;
– se le operazioni di dimensionamento siano state predisposte “attraverso un ampio, trasparente, ed efficace sistema di consultazione con le istituzioni scolastiche”;
– in caso contrario quale sia la motivazione della rinuncia al confronto con le istituzioni scolastiche e se non si ritenga utile sospendere comunque in regime di autotutela la Delibera di Giunta 135 del 17 dicembre u.s., al fine di salvaguardare il principio del confronto democratico per il corretto perfezionamento di ogni atto amministrativo previsto dalla normativa vigente inerente l’organizzazione scolastica, evitando di esporre l’Ente al rischio di ulteriori oneri a seguito di eventuali ricorsi da parte degli Organismi scolastici alle Autorità Competenti.