CASERTA – «E’ in atto una vera rivoluzione. Siamo in campo da poco più di un mese con Ingroia e Rivoluzione Civile, senza strutture e mezzi, eppure stiamo assistendo alla mobilitazione delle persone, della gente comune, delle persone dalla schiena dritta che hanno voglia di cambiamento». Così la candidata alla Camera Clementina Ferraiolo spiega il grande entusiasmo che si sta sviluppando intorno al progetto di Rivoluzione civile e che la sta portando in lungo e in largo per la provincia per incontrare sostenitori e simpatizzanti che hanno voglia di partecipare al progetto messo in campo da Antonio Ingroia e Luigi De Magistris.
Ecco alcuni appuntamenti (gli altri sono in fase di definizione) nei luoghi e nelle piazza “rivoluzionarie”: Sabato 16 febbraio a Caserta in Via Acquaviva (angolo via Avellino) presso la Villetta comunale dalle 10 alle 13 e in Largo San Sebastiano (via Mazzini), dalle ore 17 alle ore 20; Domenica 17 febbraio a Trentola Ducenta, dalle ore 10 in poi, al comitato in via Martino, a Santa Maria a Vico – dalle 9 alle 13, Piazza Roma e a Santa Maria Capua Vetere – dalle 10 alle 13, Piazza Mazzini. Giovedì 21 febbraio, poi, alle ore 19, iniziativa a Maddaloni presso il Comitato di Rivoluzione Civile in via Marconi 6. E’, inoltre, aperta tutti i giorni la sede arancione di Caserta alla Via Verdi (2 piano) dalle 15.30 alle 20.30 per confrontarsi sul programma, reperire materiale e aderire al movimento. «C’è forte voglia di liberazione, dai poteri forti e dalla cattiva politica, di cambiamento, di partecipazione e difesa dei propri diritti, a partire dal diritto al lavoro e alla salute, entrambi mortificati a Caserta in maniera drammatica – spiega Clementina Ferraiolo – e c’è voglia di politica. Chiediamo a tutti di prendere parte attiva con coraggio alla costruzione di un progetto politico nuovo capace di difendere il territorio e di ripartire da noi. Abbiamo bisogno di riprenderci Caserta, di rappresentarla nella massima Istituzione del Paese, di smetterla con chi governa i centri di potere da anni e, senza alcuna credibilità, continua a parlare e riparlare di ciò che andrebbe fatto dimenticando non solo di non averlo fatto fino ad oggi ma di aver sfasciato una provincia, sfiduciato le persone e avvilito il nostro territorio».