AVERSA – L’ossessione di dover dimostrare di fare qualcosa per la città rischia di produrre seri danni. Pur di rimettere in moto il processo del Più Europa il sindaco Sagliocco ha deciso di rinunciare ai sondaggi archeologici in piazza Marconi e alla nascita del Parco Archeologico. Un’occasione unica per cercare di ricostruire la storia della città e le sue antiche radici che qualcuno fa ricadere in epoca etrusca.
L’incredibile comunicazione arriva all’indomani della cabina di regia sul Più Europa a cui hanno partecipato, oltre al primo cittadino, anche il responsabile del Programma del Comune di Aversa, ing. Alessandro Diana, i rappresentanti della Facoltà di Ingegneria della Seconda Università degli Studi di Napoli, dell’Autorità di gestione dei P.o. Fers. Campania, della Provincia di Caserta, dell’assessorato all’Urbanistica della Regione Campania e della presidenza della Regione stessa.
Nel corso dell’incontro si è discussa la proposta di riutilizzo delle economie derivanti dall’attuazione del Programma Piu Europa della Città di Aversa, nonché è stata posta una presa d’atto dell’elenco delle priorità alla luce della proposta di riutilizzo delle economie e dei progetti ammessi con il relativo piano finanziario. Il PIU Europa – programma integrato urbano – quindi è stato rimodulato senza modificare gli importi finanziari. E nello specifico è stato approvato, prima dalla giunta comunale, e poi portato all’attenzione della cabina di regia il progetto preliminare riguardante i lavori di riqualificazione di piazza Marconi.
L’importante piazza situata nel cuore del centro storico sarà oggetto di lavori di riqualificazione e restyling per un importo, finanziato nell’ambito del Piu Europa, pari a 2milioni 456mila euro. Rispetto al progetto previsto in prima battuta, vengono impiegate meno risorse (il primo progetto prevedeva un impiego di 4milioni e 583mila euro) in quanto sono stati eliminati i sondaggi archeologici e la creazione del parco archeologico. La modifica del progetto è stata resa necessaria dall’esigenza della tempestica di esecuzione.
Entro il mese di settembre 2015, infatti, tutte le opere finanziate dal programma Piu Europa devono essere concluse e da qui la necessità di eliminare il parco archeologico che comporterebbe un eventuale non rispetto dei tempi di esecuzione dell’opera. Il nuovo progetto di riqualificazione di Piazza Marconi, pur eliminando i sondaggi archeologici, prevede un ripristino dell’antica piazza delle Erbe nel pieno rispetto degli elementi storici ed architettonici. La somma ‘risparmiata’ quindi, su piazza Marconi sarà reinvestita nel restauro della Chiesa dello Spirito Santo da adibire a sede della costituenda fondazione Cimarosa. Un progetto già approvato nell’ambito del Piu Europa ma non finanziato. Per tale opera saranno impiegati 2milioni 377mila euro. L’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Giuseppe Sagliocco, per tale intervento ha già approvato un progetto premilitare in giunta che ora è al vaglio della Soprintendenza che ha garantito il rilascio del parere entro il temine di dieci giorni, stante l’urgenza rappresentata dal Comune di Aversa, al fine di ottemperare al crono programma di cui all’accordo di programma del Piu Europa. Eventuali prescrizioni poste dalla Soprintendenza saranno recepite in sede di redazione ed approvazione del progetto definitivo.
“Con questa rimodulazione – ha spiegato il sindaco Giuseppe Sagliocco – diamo una nuova linfa al programma integrato urbano. Adesso abbiamo la certezza dei tempi e delle risorse impiegate. Dobbiamo solo lavorare nel pieno rispetto dei tempi. I fondi del Piu’ Europa rappresentano un’importante partita per la crescita e lo sviluppo di Aversa che non possiamo e non dobbiamo farci scappare. Un vivo ringraziamento – ha concluso il primo cittadino – alla dottoressa Adinolfi, dirigente della Regione Campania, che sta seguendo il programma e che a cuore le sorti del Piu ad Aversa”.
Quella dei fondi europei rappresentava per la città normanna un’occasione irripetibile per cercare di portare alla luce un po’ della propria storia. Nel sottosuolo di piazza Marconi, infatti, ci sono sicuramente le fondamenta del convento di San Girolamo abbattuto nel 1920 ma potrebbero esserci anche rovine normanne o addirittura etrusche. Ipotesi, è vero, ma che dopo la riqualificazione nessuno potrà più verificare o smentire.
Spendere e realizzare, insomma. Chi se ne frega della storia. Ma speriamo che la Soprintendenza li fermi.
Angelo Golia