Si andrà in appello nella vertenza tra l’imprenditore Alberto Fragola ed il comune di S.Gregorio Matese. La giunta ha deciso di ricorrere contro la sentenza del Tar che ha dato ragione a Fragola per la mancata conclusione in un tempo ragionevole di una pratica edilizia in zona montana: un fabbricato rurale in legno in base ad una prima concessione rilasciata nel 2003 a cui è sopraggiunta nel 2006 un divieto dell’autorità di bacino che ha “bloccato” l’iniziativa di Fragola
come hanno ricostruito i giudici amministrativi: “..si tratta- scrivono i giudici del Tar- senza dubbio di un’eccessiva ed immotivata dilatazione del tempi procedimentali che ha fatto ricadere sull’incolpevole ricorrente le conseguenze del factum principis, costituito dalla sopravvenienza delle misure di salvaguardia; né potrebbe sostenersi che il signor Alberto Fragola avrebbe dovuto compulsare l’amministrazione perché provvedesse sulla sua istanza, non essendosi verificata alcuna legittima esigenza di interruzione del procedimento tale da richiedere un ulteriore atto di impulso di parte e ricadendo solo sull’autorità procedente la responsabilità della corretta e tempestiva gestione dei tempi procedimentali, in assenza di te risarcimento( negato per altri profili avanzati dal ricorrente).Adesso la battaglia di carte bollate prosegue davanti al consiglio di stato.
Michele Martuscelli