E’ partita l’azione amministrativa del sindaco di San Marcellino Anacleto Colombiano. Il primo cittadino ha firmato infatti un’ordinanza anti-incendio con la quale ordina ai proprietari di terreni e aree agricole di “provvedere agli interventi di pulizia a propria cura dei terreni incolti che possono rappresentare pericolo per l’incolumità e l’igiene pubblica, estirpando sterpaglie e rifiuti che possono essere veicolo d’incendio”. Il provvedimento fa parte di quelle incombenze stagionali che ogni amministrazione attenta deve necessariamente emettere visto che “la stagione estiva comporta un alto pericolo d’incendi nei terreni incolti o abbandonati con conseguente grave pregiudizio per l’incolumità delle persone e dei beni”. Chi non rispetterà l’ordinanza potrebbe essere anche punito con una sanzione amministrativa. Per far sì che ci fossero controlli su tutto il territorio comunale, il capo dell’esecutivo Colombiano in collaborazione con l’assessore Franco De Cristofaro e con il comandante della polizia municipale Franco Fabozzi, ha anche istituito la figura degli ispettori ambientali volontari che avranno il compito di segnalare le eventuali violazioni amministrative in materia di rifiuti avvalendosi del personale addetto al servizio di raccolta e della polizia locale. Ad operare a San Marcellino saranno Luigi Battista, Giuseppe Roma, Francesco Sergio, Giuseppe Bellopede, Domenico Bellopede (classe ’89), Domenico Bellopede (classe ’74), Luigi Scialò, Agostino Conte, Salvatore Leone, Esperanza Sorgente, Nunzio Sinagra e Paolo Falco: tutti hanno partecipato e superato il corso organizzato dalla polizia municipale. “Le finalità che si intendono perseguire, al di là dell’aspetto puramente repressivo delle violazioni, volgono a interventi più complessi che consentano un effettivo controllo, la segnalazione tempestiva di situazioni di degrado e di potenziale pericolo e soprattutto un’azione preventiva di presidio informativo e di prevenzione agli utenti civili, industriali, artigianali e commerciali – ha affermato il sindaco Anacleto Colombiano – e questo è necessario al fine di rafforzare le attività di educazione, prevenzione e repressione delle violazioni in materia ambientale con particolare riferimento alla corretta collaborazione degli utenti alla gestione del ciclo dei rifiuti nonché della raccolta e degli abbandoni”.