San Marcellino – Mentre continua la bonifica da parte della società Campania Ambiente, la preoccupazione maggiore è legata a ciò che avverrà dopo l’attuazione degli scavi. La montagna di rifiuti posta in via ex Vianini sta dando alla luce quantità elevate di amianto, fortemente nocivo alla salute e ritenuto la causa maggiore del male del XX secolo. Inoltre, non mancano rifiuti speciali come pneumatici, ma anche secchi di vernice e pilastri interi di cemento. Addirittura, fili di corrente tritati ed altamente infiammabili sono mischiati al terreno, questi risultano non rimovibili poichè pericolosi per l’incolumità degli addetti ai lavori. Lo stesso discorso vale per l’amianto ovviamente. Dall’era della prima bonifica effettuata nella stessa strada pochi metri prima, non è cambiato praticamente nulla. I residui di materiale edile che furono rimossi dal cumulo precedente sono ancora ivi presenti. Un danno enorme all’ambiente ed alla salute considerato che i materiali inquinanti si trovano a ridosso delle coltivazioni; verdure che prontamente arrivano sulle nostre tavole. La domanda sorge spontanea: a differenziazione dei rifiuti avvenuta, chi procederà alla rimozione? Il comune provvederà a rimuovere i rifiuti? Nicola Costanzo lancia l’allarme: “Dobbiamo fare in modo che a questa fase segua la successiva. Mi auguro che il comune e l’ufficio di competenza, ovvero segretario e commissario prefettizio, si attivino in prima persona, recandosi sul posto e seguendo i lavori, per far sì che la rimozione totale non sia solo un sogno. In ballo c’è la salute dei cittadini, è ora di fare qualcosa. La ditta sta svolgendo già il suo compito, ma il comune deve fare il resto”.

 

 

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