Una buona amministrazione comunale parte sempre col piede giusto. E quella del sindaco Anacleto Colombiano ha immediatamente dato un segnale fortissimo alla propria comunità. Con la prima riunione di giunta ha infatti subito deliberato di rinunciare ad una parte dell’indennità di carica che spetta, per legge, al primo cittadino, ai componenti dell’esecutivo e al presidente del consiglio comunale. Il sindaco Anacleto Colombiano, gli assessori Paola Barone, Valeria Campaniello, Mario De Santis, Francesco De Cristofaro e Sergio Verdino, e il presidente dell’Assise Michele Di Martino hanno deciso di rinunciare volontariamente al 10% dell’indennità di carica come gesto d’amore verso il loro paese. L’esecutivo ha quindi deciso che le economie derivanti da questo provvedimento vadano ad implementare il capitolo di spesa concernente la Pubblica istruzione. Con una votazione unanime è stato deciso che la delibera fosse immediatamente eseguibile e quindi già dal primo ‘stipendio’ ci sarà questa prima rinuncia degli amministratori locali. “Siamo partiti con questa nostra legislatura – ha affermato il capo dell’esecutivo Anacleto Colombiano – consapevoli di avere un bilancio così problematico per possibilità di investimenti e di spese. Per questo motivo, facendo fronte anche ad una situazione generale di tagli imposti dal governo nazionale, la nostra giunta, preso atto della improcrastinabile necessità di adottare delle misure strutturali, ha deciso di dare il proprio contributo rinunciando ad una parte dei compensi che spettano agli amministratori. Questo perché vogliamo dimostrare concretamente ai nostri cittadini che insieme possiamo superare anche questo ostacolo. E solamente lavorando in sinergia sarà possibile risollevare il Comune di San Marcellino”.

 

 

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