SAN NICOLA LA STRADA – “PD, GD e SEL hanno trascorso l’intera mattinata di domenica scorsa, 12 settembre 2014, alla Rotonda di San Nicola la Strada a diffondere volantini contro l’aumento della tariffa del servizio idrico (il 50% in più rispetto al 2013, Grazie alla Giunta Delli Paoli, chi nel 2013 ha pagato 200 euro di acqua, nel 2014 ne pagherà 300!!)”. è quanto ha affermato il Consigliere regionale Lucia Esposito che ha aggiunto: “Con Luigi Munno, Responsabile enti locali del PD provinciale, inoltre, abbiamo concordato azioni congiunte per provare a scongiurare la privatizzazione dell’acqua che vorrebbe attuare il Governo Caldoro”. In effetti, moltissima gente ha visitato il gazebo allestito da PD – GD e Sel ed hanno condiviso le ragioni esposte dalla sinistra sannicolese. La delibera di Giunta Comunale nr. 67 del 25 settembre 2014 prevede, nella proposta, l’incremento della tariffa del servizio idrico del 50% spostando l’aumento della tariffa per il servizio idrico da 0,40 a 0,60 al mc. oltre IVA. È una proposta di delibera abbastanza scarna, senza motivazioni a sostegno da parte del responsabile del servizio che possa chiarire l’arcano di una così esorbitante richiesta di aumento (si consideri bene che trattasi di un incremento del 50%). Veramente siamo in presenza di un’amministrazione altamente vessatoria, il tutto a discapito dei cittadini virtuosi che pagano regolarmente. “A nostro avviso” – hanno affermato in un comunicato il PD – i GD e Sel sannicolesi – “ piuttosto che aumentare questa tariffa, bisognerebbe condurre una incisiva lotta attraverso una più attenta e capillare attività di vigilanza per combattere chi evade ed attuare seri interventi per sistemare la rete idrica oramai ridotta ad un “colabrodo”. Sul piano regionale l’argomento “acqua” assume altri aspetti! A due anni dal referendum” – prosegue la nota – “attraverso il quale nel 2011 milioni di italiani hanno detto “NO” alla privatizzazione dell’acqua, la Regione Campania guidata da Stefano Caldoro, nello scorso mese di luglio ha approvato norme che prevedono l’affidamento a privati della gestione dell’acqua. Ritenendo che l’acqua sia un bene comune, noi ci opponiamo a tale privatizzazione rimanendo convinti che essa sia un diritto fondamentale umano. Bene ha fatto il Governo Renzi” – concludono gli esponenti di sinistra – “ad impugnare le norme regionali innanzi alla Corte Costituzionale”. Nei giorni scorsi il Sindaco di San Nicola la Strada, Pasquale Delli Paoli, aveva rilasciato una dichiarazione ad un quotidiano locale on-line, nella quale aveva, in pratica addossato tutte le colpe alla Regione Campania ma di questo non si trova riscontro nella predetta delibera. “Il costo di 0,60 a mc è stato richiesto dalla regione Campania” – ha tenuto a precisare il primo cittadino – “perché stabilito con apposito atto deliberativo. Nell’accelerazione della spesa questa amministrazione ha richiesto alla Comunità Europea, per il tramite della Regione, un milione e mezzo di euro per rifacimento rete idrica a totale carico della C.E. Come si può vedere, seppure con tante difficoltà qualcosa riusciamo a fare…”.
Nunzio De Pinto