SAN NICOLA LA STRADA – Doppia convocazione per il Consiglio Comunale di San Nicola la Strada, chiamato all’adunanza dal Presidente del consiglio comunale Luca Paradiso. La prima è domani, mercoledì 29/01/2014 alle ore 19,30, la seconda convocazione è prevista per il 31/01/2014 sempre alle ore 19,30. Nove gli argomenti da trattare: 1°) Approvazione dei verbali della seduta precedente; 2°) Richiesta di convocazione di Consiglio Comunale (prot. 13132 del 17/09/2013) per la modifica dell’art. 10 del Regolamento Funzionamento del Consiglio Comunale.
Esiti questione sospensiva ex art. 46 Reg. Att. Cons. e determinazioni della V Commissione Consiliare; 3°) Prime misure di adeguamento ai principi di liberalizzazione delle attività commerciali in attuazione della normativa nazionale e regionale. Esiti istruttoria sull’emendamento presentato nella seduta consiliare dell’1.10.2013”; 4°) Conferimento della cittadinanza onoraria al maresciallo capo CC Domenico Trombetta in servizio presso il nucleo operativo e radiomobile del Comando Compagnia dei Carabinieri di Maddaloni; 5°) “Sostegno e condivisione delle azioni della Coldiretti della provincia di Caserta atte a sostenere le produzioni regionali agroalimentari contro il fenomeno della “Terra dei Fuochi”; 6°) Istituzione e nomina Commissione Locale per il Paesaggio, ai sensi dell’art. 148 del D.Lgs. ne. 42/2004”, che il successivo: “Modifica ed integrazione alla delibera di Consiglio Comunale nr. 47 del 3 dicembre 2012 (L.R Campania n. 19/2009)”; 7°) Adesione al manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo; 8°) Esternalizzazione del servizio di riscossione coattiva dei tributi; 9°) Comunicazione variazione commissioni consiliari. Sul Consiglio grava, comunque, la denuncia di Nuzzi sulla nullità delle delibere che hanno approvato gli aumenti delle tariffe IRPEF e IMU sulla seconda casa che sono state approvate lo scorso 3 dicembre 2014, mentre per legge dovevano essere approvate entro e non oltre il 30 novembre 2013. Pertanto, secondo Nuzzi, il bilancio di previsione 2013 è nullo e ricorrerà al Tar Campania per il suo annullamento e, quindi, decadenza del Consiglio comunale di San Nicola la Strada.
Pubblichiamo, per intero, l’intervento che il Consigliere Enrico Nuzzi presenterà nel corso del Consiglio: “Quello che è successo nel nostro Comune, per l’arroganza di un sindaco incapace e di un presidente che oltre ad essere arrogante è anche impreparato, non si è mai visto. Il consigliere MONA dell’UDC ha proposto ricorso al Tar toccando argomenti importanti ma in esso non ho rilevato un argomento che è il vero e grave problema che si è venuto a creare per negligenza di questa maggioranza ai danni dell’intera collettività. Io sono un professionista che opera da 30 anni nel settore paghe ed economia aziendale e che, per lavoro, ha notato la problematica, che oggi strozza maggiormente, sotto l’aspetto finanziario, il nostro Ente. Il giorno che mi sono arrivati, allo studio, gli aggiornamenti automatici IRPEF per il conguaglio 2013, da farsi con l’elaborazione delle buste di dicembre entro il 10/01/2014, nel controllare le buste paghe di conguaglio notavo che, alla voce “Addizionale IRPEF Comunale”, per i lavoratori con residenza a San Nicola la Strada, vi era una differenza. Chiedevo spiegazioni, all’assistenza software, del motivo di tale differenza? Il responsabile mi rispondeva, portandomi a conoscenza di un passaggio a me ignoto, e cioè: “l’aliquota dell’addizionale IRPEF è applicabile solo se, nell’elenco del Ministero, pur se adottate dai comuni, sono state poste in nota con la dicitura “confermate”. Resto interdetto! Io, consigliere comunale, so che il nostro “caro” sindaco ha aumentato le aliquote e mi pongo la domanda: perché non sono state confermate dal ministero? Essendo, per carattere, una persona che vuole capire, inizio dal consultare il sito del Ministero, nella parte fiscalità locale, e qui che trovo? Sono riportate tutte le delibere dei Comuni d’Italia, compreso il nostro, con le relative aliquote stabilite per l’addizionale IRPEF ma, mentre per gli altri è segnato in nota la dicitura “confermate”, per il nostro Comune che trovo? San Nicola la Strada: aliquota 8 per mille, delibera n. 52 del 03.12.13 ma con a fianco in nota: rilievo del Dipartimento Finanze.
Telefono al Ministero in qualità sia di professionista che di consigliere di questo Comune ed un responsabile mi dice che tali aliquote sono inapplicabili ed il motivo del rilievo mi deve essere reso noto dal Ragioniere dell’Ente, come disposto dall’art. 153 comma 6 del TUEL 18 agosto 2000 n° 267, in quanto consigliere! Spiego che come consigliere non sono stato messo a conoscenza di detti rilievi, posti dal Ministero dell’Economia e dal Dicastero delle Finanze, e quindi chiedo chiarimenti con domande dirette! La risposta non mi viene data chiaramente, anche perché la comunicazione del rilievo era, allora, in fase di invio all’Ente, ma tentano, comunque, di farmi capire il problema con una domanda! Il dirigente mi chiede: La data ultima, egregio consigliere, di approvazione delle delibere, per tutti gli aumenti, quanto scadeva? Ebbene sono stato costretto a rivedermi il tutto, per darmi una risposta alla domanda postami, e che trovo? L’art.1 comma 169 della legge 296/2006 ha sancito: “in caso di mancata deliberazione delle tariffe e aliquote entro il termine per la deliberazione del bilancio di previsione, si intendono prorogate di anno in anno le tariffe e le aliquote vigenti”. Ed aggiungo che sono stato costretto anche a verificare i risvolti della tardiva deliberazione e quindi leggo che: L’ufficio di Federalismo Locale del Dipartimento delle Politiche Fiscali, dichiara, in questi casi: Le tariffe deliberate non potranno essere applicate nell’anno ostandovi il chiaro disposto di legge che stabilisce che il termine perentorio per deliberare le aliquote e le tariffe dei tributi locali è stabilito entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione, art. 53 comma 16 legge 23 dicembre 2000 n° 388 e successive modificazioni ed integrazioni”. Ciò che asserisco è stato anche da me anticipatamente segnalato a quest’amministrazione con un comunicato, ad un giornalista locale, il giorno 11/01/2014 ma, ovviamente, non ascoltato e non recepito sia dal “caro” Sindaco che dalla sua intera maggioranza. Il Ministero ed il Dipartimento delle Finanze locali chiudono i loro rilievi, sempre, richiamando l’attenzione del Comune sulla necessità di adottare i conseguenti provvedimenti anche per prevenire possibili impugnative da parte dei destinatari dei connessi atti impositivi. Arrivo alla conclusione che: l’approvazione del solo bilancio poteva avvenire dopo il 30.11.2013 ed a seguito di diffida Prefettizia ma le delibere consiliari di imposte e tasse il termine perentorio era il 30/11/2013. Oggi chiedo conferma di quanto ho dovuto cercare da solo, sia al Presidente sia al “caro” Sindaco che a tutti i consiglieri di maggioranza. La risposta, questa volta, la voglio dal nostro segretario dott.ssa Avv. Maciariello Anna, nonché dal nostro Responsabile Finanziario dott. Meo Amedeo! Io a nome di tutta la collettività voglio pubblicato il rilievo posto, a questa amministrazione, da parte del Ministero! Il ragioniere capo deve aver ricevuto qualcosa da Roma in quanto mi è stato confermato dallo stesso Ministero!
Metta a disposizione ad horas la documentazione, essendone obbligato e dia chiarezza sull’argomento! Se ciò che ho riscontrato è taciuto da questa maggioranza il motivo è unico: le aliquote non possono essere prese in considerazioni in quanto le delibere sono postume alla data ultima del 30/11/2013 di approvazione e comunicazione sia al Ministero che all’agenzia! Sì, cari concittadini, l’aliquota di addizionale IRPEF non è applicabile e nello stesso modo sono considerate inapplicabile le delibere degli aumenti decisi dal Consiglio Comunale del 3 dicembre 2013, vi ricordo che è stato quel Consiglio nel quale, in modo arrogante, la maggioranza lasciò l’aula, senza spiegazioni, dopo aver deciso solo gli aumenti che andavano fatti il 30 novembre 2013 come per Legge e non oltre. Carissimo Sindaco gli eventuali danni erariali, che potranno essere rilevati dal Ministero delle Finanze, chi li paga? Ed ai cittadini raggirati dalle vostre incapacità chi li rimborsa? I contenziosi che avvieranno i nostri cittadini chi ne sosterrà la spesa? Preciso, e lo dico per la massima trasparenza, che il primo ad avviare il contenzioso sono io!
Sono pronto ad avviare al TAR Campania, il ricorso, per la non applicabilità degli aumenti sia per IMU che per l’Addizionale IRPEF Comunale, se non vi è l’immediata revoca delle due delibere. Per quanto attiene all’aumento TARES, sono, o meglio siamo, tenuti a ricorrere in Commissione Tributaria, per porre ricorso alla mancata applicazione della delibera di aumento. Chiedo alla cittadinanza di fare altrettanto ed in modo collettivo, perché parto dal principio che “chi sbaglia paga”. Il dovuto per l’IMU per l’anno 2013 è pari al 7.6 e non del 9.6 per mille, e l’addizionale IRPEF è pari allo 0.6% e non 0.8%. Per la TIA/TARSU l’aumento è ritenuto, dallo scrivente, anch’esso inapplicabile in quanto la delibera approvata senza alcun rispetto del dettame artt. 2 e 3 dello Statuto del Contribuente, Legge 212 del 27/07/2000! Ripeto gli aumenti previsti da tutte le delibere del 3 dicembre sono applicabili solo dal 01/01/2014. “Carissimo” sindaco non so se è nuovamente il caso di chiedere le sue dimissioni in quanto il consiglio, per i motivi detti, può essere addirittura sciolto. Avete portato il nostro Comune ad una situazione non più solo critica ma addirittura disastrosa. Essere “uomo d’azienda”, caro Pasquale, non è il modo giusto di gestire un Ente. L’uomo d’azienda rischia i propri capitali nell’interesse della propria attività in quanto Imprenditore, un sindaco non può rischiare i capitali dei cittadini per proprie incapacità amministrative!
Ai colleghi consiglieri che si ostinano a mantenere in vita questa amministrazione avverto del rischio, anche personale, che si profila per loro responsabilità sugli atti che hanno approvato o che continueranno ad approvare. Approvando, a scatola chiusa, correte il rischio di essere perseguiti quale corresponsabili dei danni che avete creato a quest’Ente. Le somme in eccedenza da tutti noi versate devono essere restituite ed allora mi chiedo: Il bilancio preventivo approvato è illegittimo nella sua stesura nella parte delle Entrate? Non potendo contare più sulle aliquote e tariffe illegittime il bilancio preventivo, da voi approvato, è carente di copertura nella parte di Spese? Ebbene devo dire di sì! Il bilancio è carente di Entrate e non so se, con la situazione finanziaria, si riuscirà nell’intento di restituire a tutta la collettività le somme pagate in eccedenza! Io non so quale giustificazione daranno per quanto accaduto sia dal nostro segretario, avv. dott.sa Maciariello, o dal responsabile, professionista dott. Meo, io andrò avanti fino in fondo a quanto rilevato per il bene di tutta la collettività. Ma sta di fatto che le sole “giustificazioni” adottate sulla delibera mancante al bilancio (all’art. 172 comma 1 lettera c.) e già in ricorso al TAR. I grossi guai commessi da questa maggioranza per l’arroganza dimostrata ha ormai raggiunto un livello inaccettabile. Non sono bastati trent’anni di politica locale ad insegnarvi che l’umiltà e più utile dell’arroganza!”.
Nunzio De Pinto