San Potito Sannitico- Approvazione definitiva della variante al piano di fabbricazione(Puc ancora in alto mare) per la costruzione del nuovo complesso scolastico misto ma è ancora polemica sia su questioni procedurali che sul merito . La maggioranza difende la correttezza e la completezza anche procedurale della scelta di trasferire nell’area a ridosso della provinciale dove era stato localizzato un progetto collettivo cosiddetto “NeAgorà” che rimarrà solo in parte per fare spazio al nuovo polo scolastico polivalente . Ma la minoranza consiliare contesta anche la dismissione dell’ex stabile scolastico di via Pozzo destinata a diventare un semplice deposito, pur oggetto di una serie di lavori(anche in tal senso il gruppo di opposizione parla di “spreco” sia per il declassamento dello stabile che per i fondi da impiegare) .Il Sindaco Franco Imperadore ha ricordato, nella seduta, che ha inviato “la documentazione sull’intera e complessa procedura all’amministrazione provinciale, soggetto chiamato ad intervenire ed a esprimersi definitivamente sulla variante”. “Bisogna necessariamente seguire la normativa regionale che prevede la possibilità d adottare tali tipi di varianti solo per casi eccezionali, giustificati dal ricorrere di determinate condizioni” ha detto il consigliere Santillo aggiungendo che “la costruzione del nuovo polo scolastico comporta uno spreco di pubblico denaro in quanto il Comune di San Potito Sannitico non ha bisogno di un simile immobile. L’area individuata prevedeva un diverso intervento il quale non sarò realizzato, ovvero lo sarà parzialmente , in quanto ricompreso in parte nella progettazione redatta dall’amministrazione comunale”.Il sindaco a sua volta ha replicato richiamando la circostanza che “tutto l’iter sino ad oggi seguito è conforme alla normativa vigente in materia. L’art. 4 della L.R. 16/2004(la legge regionale in materia urbanistica ndr) viene scrupolosamente rispettato in quanto prevede la possibilità di realizzare gli edifici scolastici”. Santagata ha posto anche la questione dei tempi di esecuzione una volta appaltati(altra distinta procedura con una propria tempistica) vista la scadenza salvo proroghe entro fine dicembre: “Altre amministrazioni- ha detto Santagata – hanno bandito le gare con la specifica riserva di annullare ogni provvedimento in caso di mancata emissione del relativo decreto di finanziamento. Una volta pubblicata sul Burc la variante occorreranno dei tempi lunghi per la realizzazione della intera opera del valore di circa 3.400.000, per cui difficilmente si potrà rispettare il termine del 31/12/2015 per la rendicontazione della spesa. Difatti è inimmaginabile che il termine del 31.12.2015 possa essere rispettato per effetto dei tempi prescritti per la indizione della gara, dell’ affidamento dei lavori, di un possibile ricorso giudiziario da parte di qualche concorrente. L’Amministrazione comunale si ostina a portare avanti una operazione che probabilmente non potrà essere realizzata entro la fine dell’anno, rischiando pertanto di perdere il relativo finanziamento con la concreta possibilità che gli alunni di San Potito Sannitico non potranno frequentare alcuna struttura in quanto la giunta comunale ha già provveduto al declassamento dell’esistente edificio scolastico” ha concluso dopo aver richiamato l’inidoneità della stazione appaltante dopo la pronuncia dell’autorità guidata da Cantone. Insomma è corsa contro il tempo ed in mezzo a polemiche destinate a perdurare.
Michele Martuscelli