Si farà un’altra seduta sul tema delle alienazioni immobiliari comunali. Questo l’esito della riunione dello scorso 30 luglio in cui è stata modificata, al termine di un serrato dibattito, la proposta originaria portata dalla maggioranza. Una nuova seduta,in particolare, per lo stralcio da piano formulato della ex scuola situata in via Pozzo : si è deliberato all’unanimità infatti una delibera rettificata con il mantenimento, nel progetto di vendita-valorizzazione, degli immobili rappresentati dal depuratore non più funzionante , della struttura demaniale in via sala larga e dell’ex scuola di via Pozzo che sarà oggetto dello stralcio ulteriore. Una seduta molto dibattuta in cui è uscita molto modificata la proposta che era stata portata all’esame del consiglio con l’inserimento anche di terreni montani, peraltro gravati da usi civici( Luigi Palmieri, Luca Santagata, Antonio Santillo) in merito a ciò è stata segnalato che i comuni, quindi anche S.Potito, devono recuperare i canoni per l’utilizzo di queste proprietà demaniali pena l’ipotesi di danno contabile) secondo una serie di osservazioni presentate dalla minoranza per cui occorreva un preventivo indirizzo da parte del consiglio. Inoltre i consiglieri di minoranza intervenuti hanno sollevato altri rilievi sui criteri seguiti dalla maggioranza. Sia il consigliere di maggioranza Bruno Sisto che il sindaco Imperadore si sono pronunciati in merito alla questione dei terreni montani : il primo con la necessità di “alienare piccole estensioni di terreni in abito cittadino e non quelli in montana” mentre il sindaco ha proposto di “riesaminare le unità immobiliari inserite nel piano, di escludere tutta la zona denominata Arito grande e gli altri terreni di basso valore economico e di recupere comunque i canoni arretrati di uso civico”. La minoranza ha proposto il rinvio dell’argomento. La proposta si è scontrata con quella della maggioranza di trattare comunque il tema, pur con l’impegno di convocare una nuova seduta per lo stralcio della scuola di via pozzo. Poi si è arrivati ad una proposta di mediazione che è quella illustrata.
Michele Martuscelli