CASERTA – “Il sistema sanità a Caserta si fonda su circa 500 precari, tra medici e paramedici, a cui bisogna assicurare un futuro in quanto non è in gioco solo il loro problema occupazionale ma anche e soprattutto il mantenimento di accettabili livelli di assistenza per tutti”.
Lo afferma il consigliere regionale del Pdl Angelo Polverino. “Voglio sottolineare con forza che un corretto processo di razionalizzazione della spesa sanitaria non significa scelta politica di ‘tagli lineari’ e di tagli del personale: non si possono mettere a rischio – aggiunge – i servizi e ridurre l’assistenza sanitaria al di sotto dei livelli essenziali. Bisogna da subito mettere in campo misure che coniughino occupazione e qualità dei servizi per le strutture casertane. A cominciare da lunedì in occasione di un nuova convocazione a S. Lucia per definire la proroga dei contratti degli operatori precari della sanità campana e per avviare concretamente percorsi di stabilizzazione”. “Ritengo che il tema del personale della sanità sia centrale nel sistema – continua Polverino – la Giunta Regionale e il Presidente Caldoro stanno mettendo campo un grande impegno per l’adozione delle azioni indispensabili a garantire la continuità assistenziale sul territorio regionale. Nello specifico il problema dei precari della sanità è una pesante eredità per l’attuale governo regionale; infatti il vincolo del piano di rientro è frutto della mancata programmazione e di assenza di “governance” della precedente gestione politica. Va sottolineato che gli oltre 1500 operatori precari della sanità campana (circa 500 della sanità casertana) erano già nelle dotazioni in data antecedente al 31/12/2006, quando non vigeva il piano di rientro ed era meno complicato programmare stabilità dei processi del SSR. La politica sanitaria che ho portato avanti in Regione, a partire dalla scorsa consiliatura é coerentemente incentrata proprio su un costante lavoro di tutela del sistema salute della Regione e di garanzia dell’assistenza sanitaria per i cittadini di Caserta”.