“Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, invoca regole più severe e controlli più oculati su quella parte del privato su cui è fondato il sistema sanitario pubblico? Occorre, a mio giudizio, informare il Capo dello Stato che il sistema sanitario che produce l’enorme mole di debito non è quello privato, bensì quello a gestione statale”. Così l’on. Vincenzo D’Anna (Popolo e Territorio), membro della commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati e presidente di Federlab Italia, il sindacato nazionale dei laboratoristi d’analisi.

“La parte privata di questo sistema – prosegue il parlamentare – viene, infatti, retribuita a tariffa e soggiace a precisi tetti di spesa. Viceversa, la parte statale è pagata a piè di lista in mancanza dell’adozione, da parte di aziende sanitarie e ospedaliere, di un bilancio analitico che individui i costi delle singole prestazioni”.

“Il pregiudizio negativo nei confronti del privato continua a permeare la mente di tutti coloro che, comunisti un tempo, restano e si professano a tutt’oggi statalisti” conclude l’on. D’Anna.

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