Santa Maria a Vico. Protocollata dal Gruppo Ad Maiora una richiesta di intervento urgente per la pulizia di piazza San Marco e strade adiacenti, degli spazi verdi che versano in totale stato di abbandono (spazi frequentati soprattutto da bambini) e dei marciapiedi; di intervento su un palo della pubblica illuminazione pericolosamente inclinato, cosa più volte segnalata dai cittadini, all’ incrocio di via Novanese e Nazionale Appia, e la segnalazione in via Rosciano della presenza da cinque mesi di un cartello stradale per lavori in corso che segnala un fenomeno franoso che ha provocato il dissesto dei margini stradali con conseguente disagio e pericolosità per la circolazione stradale, sia veicolare che pedonale. “Il nostro dovere è quello di rispondere alle istanze dei cittadini, come abbiamo fatto in questi due anni, continuiamo a lavorar con serenità ma soprattutto con grande responsabilità, non abbiamo grandi margini giuridici per operare ma daremo voce ai cittadini dalla posizione in cui ci hanno collocato. – È la dichiarazione congiunta dei due componenti del Gruppo Ad Maiora, Pasquale Iadaresta e Vincenzo Moniello – Stare al fianco dei cittadini, ascoltare e rappresentare i loro disagi e i disservizi a cui spesso sono sottoposti non è populismo, né tanto meno demagogia, come qualcuno va millantando, una critica strumentalmente agitata da chi vuole difendere il suo status quo, attraverso i social network. Abbiamo assunto impegni sottoscritti in un programma elettorale e vogliamo rispettarli. Non ci interessano poltrone, non ci interessano medaglie. Abbiamo votato a malincuore contro il bilancio poiché l’analisi evidenzia come, il sindaco e la giunta tutta, nel predisporre il progetto di bilancio abbiano poco tenuto a cuore gli assi portanti del programma elettorale, tradendo le linee guide del progetto politico costituente il collante di questa amministrazione civica : legalità e trasparenza, vicinanza ai giovani e ai disoccupati, solidarietà sociale e sostegno alle famiglie meno fortunati , attenzione e cura per la pubblica istruzione, perché i bambini sono il nostro futuro. Abbiamo proposto la rinuncia da parte del sindaco e della giunta ai propri emolumenti, privazione che non avrebbe salvato certamente la situazione di disagio economico che stringe tanti nostri concittadini ma sarebbe stato un atto simbolico e di sostanza, una somma pari a centomila euro che si poteva utilizzare per un’azione di inclusione, di sostegno al reddito, di sostegno sociale. Abbiamo ricevuto un NO e non ci permettiamo di riportare i motivi addotti alla base di questo diniego”