“Sono trascorsi circa due mesi da quando ho espresso pubblicamente la volontà di candidarmi a sindaco di Santa Maria Capua Vetere. Ho incontrato tantissime persone, ho ascoltato, mi sono con-frontato e ho intenzione di farlo sempre di più fino alle prossime elezioni amministrative e dal giorno immediatamente successivo. Ne sono scaturite già alcune riflessioni che, insieme a quelle che na-sceranno dai futuri incontri e dai tavoli di lavoro e discussione che andremo a costituire nelle pros-sime settimane, troveranno sede in un programma semplice e chiaro del cui rispetto mi assumerò personalmente la responsabilità”. Sono le parole dell’avvocato Antonio Mirra candidato alla carica di sindaco nella città di Santa Maria Capua Vetere. “Ho avuto il piacere – ha sottolineato Mirra – di constatare nei sammaritani una grande voglia di guardare al futuro della città con ottimismo, con la grande speranza che la città si svegli e riparta. Il grande sostegno che sta arrivando alla mia candidatura è radicato soprattutto nella fiducia di realiz-zare quel vero e grande cambiamento di cui la città ha bisogno. Ho provato ad immaginare la città che vorrei, idee che sono pronto a condividere e sulle quali auspico il massimo confronto. Voglio che Santa Maria Capua Vetere diventi un punto di riferimento centrale per la cultura, che “valorizzazione dei beni culturali” non sia la solita frase da inserire nei programmi elettorali e che le nostre grandi bellezze diventino finalmente un volano per lo sviluppo di tutta la città. Tutto questo non si improvvisa e non ci arriverà come regalo da qualcuno, lo si costruisce con una programma-zione attenta, con una città ben manutenuta, con una città ben illuminata grazie ad un piano di effi-cientamento energetico, con una città in cui il decoro urbano sia un obiettivo quotidiano, con una città in cui sia agevole muoversi e parcheggiare, con una città dotata di infrastrutture indispensabili a sostenere e rendere produttivo un turismo culturale, con una città sicura, insomma con una città attraente. Dobbiamo costituire subito un tavolo permanente della cultura e del turismo, creare una sinergia vera fra Comune, Soprintendenza, Polo Museale, Università (che può e deve essere una grande risorsa per la città), associazioni di categoria, Pro loco e tutte le associazioni culturali per realizzare eventi che attraggano persone in città tutto l’anno. Dobbiamo sostituire l’improvvisazione con la programmazione, l’approssimazione con la progettazione del futuro. Voglio una amministrazione che abbia un’attenzione costante per chi è in difficoltà, con un sistema di servizi sociali completamente rinnovato rispetto al recente passato ed improntato all’efficienza, alla trasparenza ed alla legalità. Una città che finalmente si organizzi per sapere cogliere le grandi opportunità che vengono in questo e in tutti i campi della vita cittadina dai finanziamenti regionali, nazionali ed europei, con uno staff tecnico-amministrativo che si occupi specificamente di questo, anche in sinergia con l’Università. Voglio per questa città politiche ambientali efficaci, finalizzate ad un miglioramento della percentua-le di raccolta differenziata attraverso un progetto concreto di incentivi e di controlli, con un sistema di videosorveglianza delle aree sensibili agli scarichi abusivi, con una o più vere isole ecologiche, con la riduzione della tariffa e un monitoraggio della qualità dell’aria. Voglio una città che si doti di un nuovo Siad e, finalmente, di un Piano urbanistico comunale che non prevedano cemento inutile e che abbiano come obiettivi servizi, crescita e sviluppo sostenibile. Voglio una amministrazione che si preoccupi di garantire un futuro nella loro terra ai suoi giovani, si preoccupi delle loro esigenze e sappia farsene carico. Voglio una città in cui i nostri figli abbiano scuole efficienti e sicure in cui stu-diare e luoghi dove fare sport o semplicemente giocare o passare il tempo libero in piena sicurezza; una città in cui gli abitanti dei rioni periferici non siano trattati solo come elettori di cui ci si ricorda qualche mese prima dell’appuntamento con le urne; una città unita da un servizio di trasporto urba-no efficiente e rispettoso dell’ambiente; un città con un cimitero tenuto in modo dignitoso nel rispetto di chi vi riposa e di chi vi si reca. Voglio una città in cui gli organi amministrativi alzino una barriera insuperabile a qualsiasi tentativo di penetrazione del malaffare e della criminalità organizzata, con un’attività amministrativa perfetta-mente e completamente trasparente; una città in cui le utilità e le risorse derivanti dal patrimonio immobiliare siano ottimizzate nella massima legalità e trasparenza; una città in cui i servizi pubblici non siano costantemente in proroga. Voglio una città che unita si stringa tutta con forza a difesa del Tribunale che non è solo il luogo do-ve si amministra la giustizia ma che è un simbolo della sua storia, della sua cultura e della sua iden-tità e la cui perdita rappresenterebbe un delitto, un grave danno per l’intera comunità. Voglio una città in cui sia garantita la migliore offerta sanitaria possibile, una città in cui, possibilmente, si torni a nascere. Voglio una città “intelligente” che sappia utilizzare tutte le opportunità che vengono fornite dalle nuove tecnologie per migliorare la quotidianità dei cittadini e per fornire servizi a chi viene a vi-sitarla e ad ammirarne le bellezze. Tutto questo impone che si metta al centro di qualsiasi ragionamento solo ed esclusivamente l’interesse della città, che si mettano da parte visioni ed interessi individualistici, che vi sia una spinta verso un impegno collettivo in cui le associazioni che realmente e quotidianamente operano sul ter-ritorio siano protagoniste della crescita della comunità. Da uomo di sport penso ad una grande squadra composta dai cittadini, dall’intera macchina comunale (che sono certo vorrà essere prota-gonista e dare il proprio contributo a questa nuova stagione), dal Consiglio tutto, dalla giunta e da un sindaco che si assuma la responsabilità delle decisioni e dei risultati raggiunti o eventualmente mancati. Dobbiamo lasciarci alle spalle vecchi schemi e metodologie assolutamente incompatibili con la situazione in cui versa la città, situazione che impone un grande impegno, un’attenzione esclusivamente finalizzata al lavoro, al sacrificio, alla serietà e competenza nell’affrontare i tanti e gravi problemi ed alla chiarezza su ciò che si può fare e ciò che non si può fare alla luce delle ri-strettezze di bilancio. E’ il momento per tutti di lasciare da parte le polemiche; è il momento di parla-re, come hanno già fatto gli esponenti di area moderata, dei problemi e di progetti per la città. Per-sonalmente sono pronto a confrontarmi sulle migliori strategie da adottare per raggiungere questi obiettivi, il programma ed il metodo rappresenteranno la mappa per tutti ed il collante della coalizio-ne di cui il candidato sindaco è garante. Non voglio meri accordi elettorali, non intendo allearmi con chi non condivide questa impostazione, non voglio vincere a tutti i costi e, soprattutto, non resterò attaccato alla poltrona qualora il cambiamento di cui questa città ha bisogno sia ostacolato da visio-ni e condizionamenti che non ambiscono all’interesse comune. Voglio realmente cambiare in me-glio la città e provare a fare la mia parte per costruire il futuro che merita”.