E’ sempre caos nel centrosinistra a Santa Maria Capua Vetere. Si fa fatica a individuare un nome che metta d’accordo tutti. In particolare i socialisti e democratici, vicini al consigliere regionale Gennaro Oliviero, che avevano avanzato, senza successo, la candidatura a sindaco di Nicola Leone, hanno scelto di abbandonare il tavolo visto l’andamento del dibattito e si dichiarano svincolati da ogni vincolo. Sarebbe stata la volontà del Pd di candidare l’avvocato umberto Pappadia a far rompere il confronto. Ecco il documento “A distanza di oltre due mesi di discussione, dobbiamo prendere atto di una perdurante fase di stallo che non ha consentito porre le necessarie basi per la costruzione di una nuova coalizione di centrosinistra. Riteniamo indispensabile per l’amministrazione di una qualsiasi città ritrovare le condizioni per una sana politica ed avere dei chiari riferimenti istituzionali, per questo ci siamo impegnati, in buona fede, destinando tempo e risorse per costruire un centrosinistra diverso, necessariamente rinnovato negli obiettivi e nella sua impostazione. Ci siamo sforzati di dialogare con tutti, provando a ritrovare un diverso clima di serenità e partecipazione, anche con coloro che per lungo tempo della scossa consiliatura avevano fatto scelte diverse dalle nostre, sostenendo caparbiamente sino alla fina l’ex sindaco (Biagio Di Muro, ndr) e costringendo anche il nostro gruppo socialista alle dimissioni collettive per porre fine ad un’amministrazione che stava provocando enormi danni alla città. Per troppo tempo una parte del centrosinistra ha, d fatto, rinunciato ad una propria linea politica e caratterizzazione, appiattendosi su una superata impostazione, retaggio di un passato che tanto male aveva fatto alla città che noi tutti auguriamo non possa più ripetersi. Allo stato, a causa, riteniamo, dei nostri diversi percorsi, non è stata raggiunta una sintesi del progetto né tantomeno ritrovato uno spirito di coalizione unitaria, senza individuare nemmeno in larga parte una piattaforma programmatica condivida, ma ci si è limitati strategicamente a porre pregiudiziali di carattere personale, anche mal posti politicamente, con il preciso obiettivo di bloccare gli sforzi altrui. Ci limitiamo a prendere atto dello stato delle cose e della reale volontà mascherata di alcuni partners della coalizione, ritenendoci a questo punto svincolati da ogni impegno e liberi di considerare tutte le proposte e le iniziative serie che verranno presentate alla città, nell’unico obiettivo di perseguire la crescita e lo sviluppo di Santa Maria Capua Vetere in un diverso contesto culturale e, finalmente, di ritrovata legalità. nei prossimi giorni proporremo ai cittadini la nostra idea progettuale ed i principali obiettivi da perseguire, impegnandoci a discutere e ad approfondire tali tematiche con tutti coloro che hanno realmente a cuore le sorti della nostra città”. Parole dure che lasciano presagire un possibile approdo alla corte dell’ex consigliere provinciale Antonio Mirra che dopo aver abbandonato il Pd ha scelto di mettere insieme varie anime civiche e di candidarsi a primo cittadino.


 

 

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