Riceviamo e pubblichiamo da “Sant’Arpino al Centro”. “Esprimiamo piena solidarietà all’amico Aldo Zullo, vittima di un attacco personale da parte di Alleanza Democratica. Nello stesso tempo condanniamo questo modus operandi che non deve assolutamente caratterizzare l’imminente competizione elettorale e più in generale la dialettica politica santarpinese. D’altronde, lo diciamo con un tratto di ironia, attaccare con gli stessi mezzi e negli stessi termini Alleanza Democratica per Sant’Arpino ed il suo Presidente Eugenio Di Santo sarebbe come sparare sulla Croce Rossa… Abbiamo un obiettivo prioritario, ovvero quello di alzare il livello del confronto politico e non cadremo in provocazioni, ben consapevoli che saranno tante. Lo ripeteremo fino alla noia non attaccheremo mai i nostri interlocutori politici sul piano personale. Confrontiamoci, anche in maniera aspra, su contenuti e problematiche che riguardano il Paese. Sappiamo che non interessano le invettive e le offese personali. Il nostro è un auspicio e contemporaneamente un appello alle parti in campo: “ Diamo Noi l’Esempio”. Il nostro movimento, Sant’Arpino al Centro, ha grandi obiettivi e importanti potenzialità, e non sprecherà tempo ed energie dietro risse di Paese e inutili volgarità. Siamo consapevoli che dal punto di vista politico ed elettorale, possediamo un rilevante peso specifico e comprendiamo la paura dei nostri rivali “politici” che non avendo argomenti, miseramente offendono. Con una grande responsabilità abbiamo deciso di guardare avanti non rinnegando, ciascuno nelle proprie legittime posizioni, il proprio passato. La sfida è di quelle importanti, ma coinvolgendo le migliori energie presenti sul territorio e tenendo conto del radicamento e delle competenze degli attori del nostro sodalizio, non avremo alcuna difficoltà a cogliere importanti traguardi. Siamo pronti a qualsiasi confronto pubblico e non temiamo alcun contraddittorio, aspettiamo con ansia che si pongano degli elementi su cui confrontarci in maniera serena e costruttiva Non siamo per l’uomo solo al comando che non risolve alcun problema e la storia da questo punto di vista insegna, ma per una giusta e coordinata collegialità’”.

 

 

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