Il consigliere comunale di opposizione Francesco Capone interviene sulle ultime diatribe in seno alla maggioranza. Ecco il testo della nota diffusa: “Un regolamento di conti che va avanti da mesi e che ormai avviene alla luce del sole. Prima di tutto attraverso i mezzi di informazione: ormai, nell’amministrazione Di Santo, la temperatura dello scontro è costantemente oltre i limiti di guardia. E volano gli stracci. Parlare di guerra aperta non è un eufemismo. Una guerra che, di giorno in giorno, conosce nuovi protagonisti e nuovi particolari. Nel clima già teso e che sta vedendo una dura contrapposizione tra le varie anime di quella che fu Alleanza Democratica per Sant’Arpino, retta da qualche settimana di nuovo dopo la scarcerazione dal Sindaco Di Santo, arrivano nuove dichiarazioni pubbliche intinte nel veleno da parte dell’ex capogruppo Lettera e dallo stesso Sindaco, che ha deciso di rompere gli indugi e sparare a zero sul suo ex “fidatissimo” Angelo Maria.
C’è una resa dei conti derivante dalla bramosia del potere e dal tempo che inesorabilmente sta scadendo, dire lo avevo detto e denunciato in decine di interventi e comunicati/volantini sarebbe facile, mai mi sarei aspettato che il Sindaco e uno dei suoi delfini sarebbero scesi così in basso, forse l’avvicinarsi della fine suggerisce al “caimano” Lettera di smarcarsi per meglio posizionarsi in vista di una nuova tornata elettorale, riciclandosi in posizioni di severa critica alla gestione Di Santo, ma il cuore del sistema Di Santo è proprio la famiglia Lettera.
Come può smarcarsi Lettera quando è impossibile tagliare il cordone ombelicale con il redivivo Di Santo senza morire insieme a lui? Tutto questo è un sabba infernale in cui tutti sono contro tutti portando la maggioranza nella totale confusione al punto che non si capisce più il ruolo di ciascun membro.
Qualcuno dovrebbe cominciare a vergognarsi per tanta ostentata vocazione al mercanteggio di ruoli e posti, pretesi in cambio del voto in favore del sindaco, dall’altro la maggioranza, anziché pensare a svolgere il suo ruolo istituzionale propulsivo e propositivo nell’azione di governo, ormai da tempo immemore è lacerata dallo sciacallaggio di poltrone in capo ai soliti noti che chiedono un ruolo per mero interesse.
Mi auguro per il bene di Sant’Arpino che qualcuno faccia ammenda e quindi si tiri indietro per fare spazio a persone maggiormente motivate e preparate per tentare di comporre un programma percorribile per dare la parola ai cittadini elettori sempre più esasperati dai gravosi problemi quotidiani, dalla mancanza di risposte della politica,ed infastiditi sino alla nausea per lo squallido siparietto delle lotte intestine di Alleanza Democratica per Sant’Arpino”.