Continua la battaglia del “Comitato Anti-IAP per la difesa dei diritti dei contribuenti santarpinesi” che ieri ha tenuto una nuova assemblea con cittadini e commercianti sempre più esacerbati dalla nota questione delle “cartelle pazze”. L’assemblea, che si è tenuta all’aperto presso il BAR Pina in via De Gasperi, ha visto una partecipazione massiccia e sempre più compatta dei commercianti locali. Il dibattito è stato intenso. Una forma di esperienza civica nuova per queste zone, una partecipazione dal basso senza filtri, con cittadini che si riuniscono spontaneamente autoconvocandosi in luoghi aperti al pubblico. In apertura, la presa d’atto del totale silenzio dell’amministrazione comunale in quanto nessuna risposta è ancora pervenuta alla petizione sottoscritta da 1000 cittadini e protocollata da ormai 20 giorni. Alla stessa ha fatto seguito una missiva indirizzata al sindaco ff di Sant’Arpino, recante dieci precise domande formulate nell’ambito dello scorso dibattito con i commercianti. Tra queste, l’attenzione è stata posta sulle esorbitanti spese effettuate dal Comune per il servizio di raccolta rifiuti e sul mancato avvio della raccolta differenziata. Mentre le risposte tardano ad arrivare, la rabbia aumenta ed il comitato cresce e raccoglie adesioni, assumendo dimensioni considerevoli e chiede a voce alta la rescissione del contratto con un’azienda inefficiente come la IAP che, dai dati in possesso del comitato, risulta costare annualmente alle casse comunali oltre 400.00 euro. Tutti i commercianti presenti hanno espresso il loro forte disappunto sia per la mancanza di risposte da parte dell’amministrazione comunale, sia per l’altissimo costo della tariffa rifiuti addebitata alle utenze commerciali, che da uno studio fatto risulta la più cara dell’agro aversano. Il prossimo incontro del comitato è fissato per martedì 16 giugno ore 21, presso il lo stesso bar della cittadina atellana e vedrà la presenza di un avvocato della Federconsumatori. Non si escludono, infatti, risvolti legali dell’incresciosa vicenda e per questo il comitato inizia ad attrezzarsi chiedendo un parere legale in merito. “La prossima assemblea – sottolineano i responsabili del comitato – avrà luogo nelle stesse forme di confronto aperto e pubblico avutosi sino ad ora, in segno tangibile del totale clima di partecipazione trasparente e democratica in cui opera il comitato. Abbiamo bisogno di risposte, devono ancora farci sapere il responso dei lavori della commissione consiliare tributi che a seguito di un ‘interpellanza delle opposizioni si è riunita ed ha chiesto un parere anche al segretario comunale”. Continua dunque la battaglia del comitato per la difesa del diritto ad una giusta ed equa contribuzione e se non arriveranno risposte scritte il comitato chiederà direttamente un confronto pubblico con gli amministratori comunali, non escludendo anche forme di protesta plateale se le richieste non saranno accolte. Nell’attesa del nuovo incontro, si confida in una risposta da parte degli amministratori che per ora tacciono

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