“In questi giorni ho sentito forte l’affetto e la solidarietà di tantissimi cittadini che mi chiedevano di tornare alla guida del comune”. Parola di Giuseppe Dell’Aversana “Il Legalitario”. Nel giorno in cui ha ritirato le dimissioni-farsa da sindaco di Sant’Arpino il primo cittadino, tornato pienamente in carica, giustificò tramite Facebook la sua scelta (annunciata) con la richiesta pressante di numerose persone che lo avrebbero implorato di non abbandonare il Comune. “Per spirito di servizio – ha scritto Dell’Aversana sul suo profilo Fb – nei confronti della mia comunità e forte del sostegno di assessori e consiglieri comunali riprendo questo difficilissimo compito…”. Che sciocchezza. E che scusa puerile non solo politicamente. Per essere precisi, che “balla” gigantesca. Se realmente avesse un così massiccio consenso popolare, come lui stesso scrive sapendo di mentire, all’assemblea plenaria, e dico plenaria, di “Speranza e Futuro” che si è svolta la sera prima del ripensamento di Dell’Aversana non avrebbero partecipato quattro gatti. Pardon quattro tecnici. Oltre che gli assessori, i consiglieri di maggioranza e i parenti stretti del sindaco. Insomma c’erano solo i “Guardiani della Galassia” (nella foto). Non è difficile citare nome per nome i presenti. L’elenco è brevissimo. Ad esempio ha partecipato all’assemblea plenaria, ripeto plenaria, l’architetto Luca Vitale, attuale componente della commissione comunale condono, fratello del consigliere di maggioranza Gennaro Vitale. Quest’ultimo è stato un supporter sfegatato, un vero e proprio hooligan, dell’ex sindaco Eugenio Di Santo, così ammaliato dal suo fascino politico da definirlo in alcune video-interviste addirittura “una persona perbene e onesta”. Evidentemente era innamorato pazzo.

L’architetto Vitale intasca 80 euro a pratica evasa più circa 10mila euro all’anno, somma suddivisa tra i 4 membri della commissione. Come se non bastasse grazie all’ex sindaco Eugenio Di Santo l’architetto Luca Vitale si è “pappato” in 5 anni la bellezza di circa 40mila euro in qualità di membro della commissione sismica. Ci chiediamo se anche stavolta, come nel caso del consigliere-architetto Ernesto Di (poco) Serio, non si possa rilevare un altro conflitto di interessi. Al di là di tutto la presenza del fratello di un consigliere di maggioranza nella commissione condono è sicuramente inopportuna sotto il profilo politico. Illustre sindaco Dell’Aversana “Il Legalitario” per lei questa è la P.O.L.I.T.I.C.A? E lei, egregio segretario comunale Virginia Terranova che è delegata all’Anticorruzione, ha verificato se la presenza di Luca Vitale in commissione è legittima? I fratelli Gennaro e Luca Vitale sono accomunati da un’altra “fortuna”. Non c’è nulla da fare: nella vita c’è chi ha culo e chi no. Pochi mesi fa è stato asfaltato un tratto di circa 300 metri di via De Gasperi, lunga un paio di chilometri. Secondo voi quale parte di strada è stata rifatta? Quella davanti all’abitazione del consigliere Vitale, dove è ubicato anche il suo studio medico e quello del fratello architetto. Che culo! Appunto.

Presente all’assemblea plenaria, ribadisco plenaria, di “Speranza e Futuro” c’era un altro tecnico. Anche lui, guarda un po’, si mette soldi pubblici in saccoccia come presidente della commissione sismica. Si tratta dell’ingegnere Gaetano Rocco. I membri della commissione intascano il 70% degli introiti derivati dal pagamento degli oneri urbanistici. Anche l’ingegnere Rocco in passato ha “mangiato” da tecnico nel piatto politico di Di Santo. È stato l’uomo di fiducia di Di Santo per un triennio a partire dal 2010 come consulente del Comune settore Lavori pubblici e Urbanistica. Prendeva uno stipendio di circa 1500 euro al mese. Anche a Sant’Arpino esiste il “partito dei tecnici” come ad Orta di Atella negli anni del boom edilizio? Poi c’era gran parte dei membri della Pro Loco, associazione che ha ottenuto circa 8mila euro in due anni dall’amministrazione griffata Dell’Aversana. Oltre ad altri 5mila euro ricevuti nell’ambito di PulciNellaMente Winter 2017, rassegna finanziata dalla Regione Campania. Della sparuta platea dell’assemblea plenaria, avete capito bene plenaria, faceva parte Raffaele Copertino, presidente dell’associazione “Scusate il ritardo”, che ha percepito nel 2017 un contributo dal Comune di circa 700 euro per organizzare la manifestazione “La Corrida”. E infine c’erano loro, la prima linea dei “Guardiani della Galassia”: gli zii del primo cittadino. Ha fatto addirittura capolino Alfredo Dell’Aversana, cugino del sindaco e dipendente comunale dell’ufficio urbanistica, con tanto di moglie e figlio al seguito. Caro Dell’Aversana “Il Legalitario” questo è il popolo che le ha chiesto di tornare in carica? È nel nome di questo suo popolo che ripete lo slogan “Non ci fermiamo mai!”? Abbiamo il fondato sospetto che il popolo vero, quello che vive quotidianamente gravi problemi e frequenti disagi, le chiederebbe il contrario: “Fermatevi”. Subito.

Mario De Michele

P.S. Ripropongo per la nona volta lo stesso post scriptum. In via Pennacchio davanti all’entrata della casa del sindaco Giuseppe Dell’Aversana ci sono ancora delle fioriere in pietra sia sul marciapiede sia addirittura in strada con evidente violazione delle più elementari norme di sicurezza stradale e pedonale. Inoltre sul marciapiede sono posti enormi pali in pietra. La legge prevede che debbano essere coperti da assicurazione. C’è la copertura assicurativa? Egregio Lucio Falace, comandante dei vigili urbani di Sant’Arpino, non le risulta? Neanche lei illustre assessore a Viabilità e Sicurezza Giovanni D’Errico ne sa nulla? Caro presidente della commissione Trasparenza Imma Quattromani ogni tanto è “vigile”? Attendo fiducioso l’intervento dei carabinieri di Sant’Arpino. Sono certo che a breve arriverà.

 

 

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