L’amministrazione di Sant’Arpino si “libera” di Eugenio Di Santo. Alle sue due sentinelle in giunta, Iolanda Boerio e Manuela Cinquegrana, sono state revocate le deleghe di assessore dal sindaco facente funzione Aldo Zullo. Il decreto sindacale è stato pubblicato oggi sull’albo pretorio del Comune. Venerdì scorso le due fedelissime di Di Santo non hanno votato a favore della delibera di giunta con la quale l’amministrazione si è costituita parte civile contro il ricorso, che verrà discusso il prossimo 17 dicembre, presentato al Tribunale civile dall’ex primo cittadino. Nei mesi scorsi Di Santo si è opposto alla presa d’atto del consiglio comunale sulla decadenza da sindaco sancita dalla Prefettura di Caserta a seguito della condanna a un anno e sei mesi per tentata induzione alla concussione. L’ex primo cittadino patteggiò la pena nell’ambito del processo sulla tangente chiesta al titolare della ditta “Marty” che all’epoca dei fatti svolgeva il servizio di refezione scolastica (ricorderete l’ormai famoso braccialetto “tennis”). Dopo la sentenza il prefetto stabilì la decadenza. Successivamente il consiglio comunale ne prese atto. E ora la giunta avrebbe semplicemente e coerentemente dovuto costituirsi parte civile contro il ricorso di Di Santo per ribadire la decisione del civico consesso. Ma Boerio e Cinquegrana si sono astenute. E giustamente Zullo le ha “cacciate” dalla giunta, revocando alla prima le deleghe alla Pubblica Istruzione, alle Pari Opportunità, alla Polizia Municipale, alla Viabilità e Protezione Civile, e alla seconda quelle all’Ambiente e alle Politiche Sociali. E’ evidente infatti che l’astensione delle due ex componenti dell’esecutivo non nasce da motivazioni, per così dire garantiste, ma da ragioni prettamente di tipo politico. Entrambe fanno parte del team di Di Santo. Sono allineate e coperte. E già da tempo stanno lavorando, più o meno sottotraccia, per consentire all’ex sindaco di giocare un ruolo di primo piano anche nella competizione elettorale che si terrà nella prossima primavera. Di Santo si è già fatto i suoi bei “conticini”. Vuole candidare a sindaco la Boerio, “lady mille voti”, e presentare una lista di fedelissimi per rimettere pienamente le grinfie sul Comune. Nonostante i suoi giganteschi guai giudiziari e la figura di merda (mondiale) politico-personale del braccialetto “tennis”, Di Santo non ha alcuna intenzione di mollare la presa sul municipio. E quindi “utilizzava” Boerio e Cinquegrana come quinte colonne nella giunta guidata da Zullo. I soliti giochetti politici sporchi, insomma. Per la serie “il lupo perde pelo ma non il vizio”.
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Mario De Michele