PIEDIMONTE MATESE – L’acqua torna prepotentemente alla ribalta nel nostro comune, sia per quanto riguarda il costo elevato del servizio idrico integrato, sia per la riduzione dell’erogazione. “In un paese ben amministrato avviene il contrario: aumenta l’erogazione e diminuisce il costo, ma evidentemente il nostro, non è un paese normale” – afferma il consigliere Santopadre.
“E’ stata affidata la bollettazione e la fatturazione, con un contratto alquanto discutibile, ad una ATI (associazione temporanea d’imprese) composta da tre società, che impone un aggio del 13% su ogni bolletta, questo significa che su 100 euro di fatturazione, nelle tasche dell’ATI ne vanno 13, un tasso da strozzinaggio, come più volte ci siamo spesi a dire nel corso delle manifestazioni in cui abbiamo sensibilizzato la cittadinanza sull’argomento”. Santopadre ritorna poi sulla questione del servizio offerto: “L’amministrazione Cappello ha ridotto del 50% l’erogazione dell’acqua dal 29 dicembre, alternando 48 ore di mancata fornitura per il solo uso domestico con 24di erogazione, il tutto se non piove per 10 giorni, ma se malauguratamente ciò si verificasse, continueremo ad avere problemi enormi”.
Bollette salate da pagare che arrivano a ripetizione, molti cittadini si chiedono: perché dopo tanti anni non si sono presi provvedimenti per l’adeguamento della condotta “il Maretto” ? Come mai vengono spesi milioni di euro per il parcheggio semi-interrato?
“Come gruppo consiliare abbiamo chiesto molte volte spiegazioni riguardo al contratto del servizio idrico, ma fin ora non abbiamo avuto un chiarimento adeguato – chiarisce il consigliere – è un argomento per noi importantissimo, per cui ci auguriamo che prima di Natale, questa amministrazione, come regalo alla cittadinanza possa almeno chiarire le motivazioni di una bollettazione tanto elevata, augurandoci che al più presto questo contratto possa essere rescisso, rimborsando i cittadini per il danno subito”.