CASERTA – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del Csoa Tempo Rosso sulla manifestazione tenuta a Caserta in difesa della 194. “Questa mattina il movimento Save#194, munito di sacchetti di cenere e carbone, ha fatto visita al gruppo di pro-life che si era riunito in preghiera nei pressi della clinica S. Anna a Caserta, con l’intento di contestare la volontà di questi soggetti di sovra determinare la libertà di scelta della donna in materia di aborto.

L’apertura dello striscione “Sono tutti/e madri con l’utero altrui” e la distribuzione di volantini i cui contenuti smontavano le argomentazioni falsamente moraliste e perbeniste del movimento “12 ore per la vita”, hanno generato reazioni spropositate sia da parte dei cosiddetti pro-life che delle forze dell’ordine, rivelando, tra l’altro, il palese schieramento di queste ultime ancora una volta da una parte ben precisa, ovvero quella dei poteri forti che si celano dietro l’iniziativa di stamattina.

Il tutto ha generato un episodio sgradevole ed inaccettabile che ha visto lo strattonamento ed il fermo cautelativo di un compagno che era lì a supportare le ragioni e le voci di tutte coloro che ancora una volta si sono sentite minacciate nella loro libertà da quella componente sociale ipocritamente bigotta, che predica bene e razzola malissimo e che è sorda e cieca a quanto quotidianamente avviene alle donne sul nostro territorio e nel Paese.

La giornata di oggi è stata solo l’inizio di un lungo percorso che intendiamo intraprendere dandoci appuntamento al prossimo 12 Gennaio presso il c.s.o.a. Tempo Rosso, data in cui è stato organizzato un dibattito che avrà come primo spunto di riflessione e di partenza della discussione la difesa ed il miglioramento della legge 194, una delle prime conquiste per i diritti delle donne a decidere del proprio corpo e della propria vita.

Ma l’orizzonte è quello di allargare il dibattito a tutto ciò che riguarda la condizione della donna in un contesto come quello di una provincia del meridione come la nostra, in cui sono ancora radicati troppi meccanismi discriminatori ed inibitori, tra essi il bigottismo religioso stesso. Vogliamo intendere la giornata del 12 come il principio di un lavoro d’inchiesta che attraversi tutti i luoghi del vivere e dell’agire quotidiano partendo dalle scuole, passando dalle università, arrivando ai luoghi di lavoro, approdando fin all’interno delle mura domestiche per decostruire tutti quegli atteggiamenti discriminatori e ricostruire insieme una nuova coscienza e consapevolezza di genere.

Seppur stamane siamo stat* tacciat* di essere “assassini”, vogliamo ricordare che chi ogni giorno si impegna e lotta per la dignità ed i diritti di tutte e tutti non può che essere fieramente ed orgogliosamente schierato dalla parte della vita, quella con la V maiuscola, senza ingiustizie e precarietà, che non veda più le donne preda di violenze psicologiche e fisiche, vittime di uno sfruttamento serrato e nichilista, emarginate e considerate persone di seconda categoria, ma che le veda libere e padrone di tutto quanto riguardi la propria esistenza.

Oggi abbiamo iniziato quel lungo processo che ci vedrà sempre più pront* a demolire passerelle per costruire barricate!”

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui