NAPOLI. “Prendo atto, con rammarico, delle dichiarazioni dei capigruppo del M5S, on. Valeria Ciarambino e di Forza Italia, on. Armando Cesaro, in ordine ai lavori della prima Commissione consiliare circa la filosofica ispiratrice delle proposte di legge di modifica di norme statuarie e regolamentari, che, nel pieno rispetto delle prerogative fissate dall’ordinamento per i consiglieri, tendono a restituire prestigio, decoro e autorevolezza alla massima assemblea elettiva della Campania”. Lo dice, in una nota, il consigliere regionale Alfonso Piscitelli (presidente della Commissione Affari Istituzionali), eletto nelle file di Campania in Rete ed iscritto al gruppo De Luca Presidente-In Rete, ricordando “i banali e desueti riferimenti alla mia persona come il pesante e irrispettoso termine di essere un ‘aguzzino’ per conto del presidente del Consiglio, che vuole distruggere la democrazia, delegittimare il Consiglio (di cui pure sono componente!) e limitare, fino a comprimerla, la libera espressione del voto”. Per Piscitelli: “basta la lettura dei testi e la trascrizione della discussione, svolta in sede di Commissione, per comprendere l’illogicità, la vacuità e il carattere strumentale delle accuse mosse da Ciarambino e Cesaro”. All’unanimità, prosegue il consigliere regionale: “è stato, infatti, deciso, di dare, ai rappresentanti delle forze politiche, il tempo necessario per gli approfondimenti e gli eventuali arricchimenti migliorativi al testo”. E’ ben vero, però rincara la dose l’esponente di Campania in Rete che, “per l’integrale rispetto della volontà popolare, si propone di estendere, come in tutti gli ordinamenti democratici, la cosiddetta ‘questione di fiducia’ anche agli atti di rilevanza generale ovvero a quegli specifici provvedimenti che consentono, come viene espressamente sancito in ogni elezione dal corpo elettorale, la realizzazione del programma di governo”. “Nessuna deriva autoritaria, allora, è mai pensabile quando la fonte della legittimazione a governare è sempre radicata nella sovranità popolare” conclude Piscitelli.

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