Va in onda una nuova puntata della telenovela sui revisori dei conti di Orta di Atella. I consiglieri del Pd Francesco Piccirillo, Giuseppe Roseto, Michele De Micco e Stefano Minichino sollevano forti dubbi sulla legittimità della nomina del nuovo presidente del collegio. Gli esponenti Dem hanno inviato un documento al presidente del consiglio comunale, al sindaco, al segretario generale, al Collegio dei revisori dei Conti, al prefetto di Caserta e alla Procura regionale della Corte dei Conti per chiedere i curricula dei neo revisori contabili, nominati nell’assise dello scorso 16 settembre, dopo l’indicazione della Prefettura di Caserta. Nel mirino dei consiglieri di minoranza è finita la nomina di Pasquale Menditto a presidente del Collegio, che avrebbe – a detta dei Democratici – meno requisiti rispetto agli altri due componenti Enzo Giardullo e Paola Giardino. I consiglieri Piccirillo, Roseto, De Micco e Minichino chiedono di “voler rendere nota la corrispondenza tra la nomina effettuata (“Il sindaco propone…”) ed il criterio dettato dalla norma sovraindicata”. E ancora: “Si rappresenta, inoltre, che la eventuale illegittimità della nomina e, quindi, della costituzione del Collegio, inficia la validità stessa degli atti posti in essere dall’organo collegiale, soprattutto, in relazione alla scadenza dei termini per l’approvazione del Bilancio di previsione. Si chiede, pertanto, di voler immediatamente comunicare agli scriventi consiglieri le modalità adottate per la procedura, fornendo, ai sensi di legge, i curricula dei professionisti sorteggiati dalla Prefettura, che consentono di verificare, con la trasparenza prevista, il possesso dei requisiti per la nomina del Presidente del Collegio. Alle Autorità in indirizzo – si conclude la nota di Piccirillo, Roseto, De Micco e Minichino – attesa le criticità conseguenti alla gestione finanziaria del Comune, si chiede di vigilare sulle evidenze sopra rappresentate, al fine di evitare pregiudizi per la comunità di Orta di Atella”.

Insomma, la telenovela sui revisori continua. E le polemiche non si placano. “Per una volta che siamo stati assenti in assise – dichiarano i consiglieri del Pd – la maggioranza non è stata in grado neanche di applicare una legge chiarissima e non soggetta a interpretazioni. Da quanto che ci risulta, gli altri due revisori, nominati componenti, hanno ricoperto molti più incarichi di quello che è stato nominato presidente del collegio, per cui non sono stati rispettati i parametri previsti dalla legge. Si tratta di un errore voluto o dovuto?”.

Mario De Michele

 

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