Il Pd casertano porterà a casa due posti nella segreteria regionale. Un uomo e una donna per rappresentare le istanze di Terra di Lavoro. E soprattutto per cercare di ridare voce ai dem di Caserta dopo anni di totale subalternità a Napoli. Nicola Caputo, che ha condotto le trattative, può ritenersi soddisfatto. Il consigliere regionale ha chiesto e ottenuto visibilità politica per un territorio per troppo tempo trascurato e penalizzato dal Regionale sia per l’incapacità della classe dirigente provinciale, che per il predominio imposto dai Democratici napoletani. In corsa per un posto nella segreteria campana ci sono tre nomi: Dionigi Magliulo (favorito) e Peppe Roseto si contendono la poltrona “maschile”, mentre Rosida Baia dovrebbe essere la donna “prescelta”. Tutti caputiani e ben visti da Pina Picierno. A bocca asciutta invece Carlo Marino, accantonato dopo il “disimpegno” alle primarie. Sui settori di competenza dei casertani la partita è ancora aperta. Non è escluso neanche il colpo grosso per il Pd casertano: l’indicazione del vicesegretario. Manca ancora l’intesa generale sulla squadra del neo segretario campano Assunta Tartaglione.

L’area Renzi è alle prese con la grana De Luca. Forte dell’ampio consenso dell’area Renzi in provincia di Salerno, il sindaco ha preteso tre postazioni di primissimo piano: il vicesegretario, il coordinatore della segreteria e il responsabile amministrativo. Una richiesta che ha fatto saltare il tavolo della trattativa. Che in queste ore dovrebbe chiudersi con l’accordo tra i dirigenti delle cinque province campane. O in caso di mancata intesa la Tartaglione procederà “manu militari” alla nomina della segreteria.

Mario De Michele

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