PIEDIMONTE MATESE – La Corte Costituzionale restituisce voce e dignità ai cittadini italiani e la democrazia al nostro paese. Lo fa dichiarando incostituzionale, quindi inammissibile, l’articolo 4 del decreto legge 138 del 13 Agosto 2011, con il quale, il Governo Berlusconi, calpestava il risultato referendario e rintroduceva la privatizzazione dei servizi pubblici locali.

Questa sentenza blocca anche tutte le modificazioni successive, compresa quelle del Governo Monti votate in modo trasversale dai partiti che lo sostengono. La legge approvata dal Governo Berlusconi, che non dispiaceva al centrosinistra,  violava l’articolo 75 della Costituzione. Viene confermato quello che il Comitato Acqua Bene Comune Piedimonte Matese Alto Casertano ha sempre sostenuto: quel provvedimento reintroduceva  la privatizzazione dei servizi pubblici e calpestava la volontà del popolo sovrano.
La sentenza rappresenta un monito al Governo Monti e a tutti i poteri forti che speculano sui beni comuni. Dopo la straordinaria vittoria referendaria costruita dal basso, oggi è chiarito una volta per tutte, semmai qualcuno ancora non l’avesse capito, che deve essere rispettata la volontà di  27 milioni di italiani, tra i quali circa 8000 nell’alto casertano: l’acqua e i servizi pubblici devono essere pubblici.

 

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