CASERTA – Sarà data continuità al Festival di Settembre al Borgo. Un gruppo di amici ed imprenditori, riuniti nel segno di un lavoro di valorizzazione delle nostre radici e delle migliori tradizioni della nostra terra, ha deciso di “brigare” affinché si possa garantire la continuità della amata kermesse casertana. La volontà è di recuperare l’iconografia del Brigante, figura controversa delle nostre terre, evolvendola in un moderno ed addestrato mecenate, pronto a scendere in piazza per dar voce ad un’idea, ma, ancora di più, sostegno ad una causa.
Queste sentinelle delle tradizioni, dei valori perduti o saccheggiati, quest’anno hanno preso seriamente a cuore, ed in piena autonomia, la causa della 43^ edizione di Settembre al borgo. L’idea e la disponibilità sono state già esplicitate a mezzo nota scritta, consegnata la settimana scorsa al Presidente della Provincia Domenico Zinzi, attuale custode del marchio. A capo di questa neocostituita associazione, anzi dell’Accademia NINCO NANCO Centro studi Meridionali di Nuova Briganteria c’è il consigliere comunale del comune di Caserta – Edgardo Ursomando, che non nasconde la soddisfazione per i riscontri positivi che l’iniziativa ha riscosso. Ursomando è in buona compagnia, a brigare con lui ci sono il consigliere comunale Pasquale Corvino ed il coordinatore regionale di GrandeSud Domenico Ventriglia, oltre diversi imprenditori della provincia di Caserta. Sia chiaro, di politico c’è poco, anzi quasi niente.
L’associazione non vuole puntare l’indice contro nessuno. Altri sono e saranno i tavoli inquisitori, ai quali i Briganti non siederanno. Si sta lavorando su due canovacci, molto dipende dalle risorse economiche, che si confida aumentino nelle prossime ore. E’ intenzione dell’associazione dare continuità al festival, proponendo una serie di eventi che garantiscano una edizione di transizione più che decorosa. Progetto ambizioso e coraggioso. Nel corso dei prossimi giorni l’associazione paleserà nel dettaglio gli eventi, che avranno molteplici sfaccettature: da incontri sui valori della tradizione ad eventi di grande impatto popolare, che consentiranno a tutti di scoprire la nuova figura del moderno brigante, impegnato socialmente per la tutela della propria storia ed il rilancio del proprio futuro. Ed è questo che si propone l’associazione, la tutela della tradizione, della cultura locale e delle ricchezze del territorio; mettendoci la faccia ed in piena autonomia. Un modo nuovo di approcciare le criticità del territorio, quasi irriverente e prepotente, insomma da Briganti.